IN QUESTO VIALE SOLITARIO

E’ arrivato il Natale anche quest’anno

e mi ritrovo a contemplare addobbi per le vie

mentre vago infreddolita senza meta.

 

La pioggia scende morbida sul viso

e il vento mi accarezza dolcemente.

 

Le foglie ingiallite ormai cadute

tappeto in questo viale solitario

dove passi silenziosi e stanchi

hanno segnato il trascorrere del tempo.

 

Acquirenti frettolosi,

rincorrono i negozi illuminati

per comprare gli ultimi regali.

 

Ogni anno si respira aria di pace,

di amore, bonta’, ma anche tristezza.

 

Quanta gente sta da sola e non ha niente..?

Probabilmete neanche un tetto per dormire.

 

Allora a che serve ch’io gioisca?

Se c’e’ chi poi non ha da mangiare?

Chi per le strade chiede la carita’?

 

E mentre echeggiano nell’aria le melodie del Natale

un visino si affaccia alitando dietro ad una vetrina…

“Ehi tu, togliti da li…  non farti piu’  vedere”…!

E’ un bambino straniero che lava i vetri ai semafori…

e’ tanto sporco, forse  affamato!

Quello sguardo si allontana con tristezza

e  dentro, un dolore mi squarcia il cuore.

 

E rimango a pensare mentre torno verso casa,

in questo viale che non sento piu’ mio.

Troppa gente ci cammina, resta indifferente,

non si accorge dei colori, dell’ eterna sua poesia.

 

Racconti che trasudano da ogni vecchia panchina:

dove amori, delusioni, poverta’ e solitudine,

hanno segnato i momenti di tante vite.

 

E’ la storia che si vive  in ogni suo respiro,

quando la guardi con gli occhi di un bambino,

con l’entusiasmo di chi vede per la prima volta

cio’ che col tempo dai per scontato.

 

Credere di essere meritevole

di tutto cio’ che ci circonda,

ma che non sapresti neanche descrivere,

perche’ in fondo,non lo hai mai guardato.

 

La mia immagine riflessa in una pozzanghera

sembra una coscienza che mi parla;

mentre i canti di Natale per le strade

sono sempre piu’ deboli e lontani.

 

 

Sono ormai vicino a casa

e mi accorgo di non aver comprato alcun regalo.

 

Non sara’ stato il desiderio di comprare

a spingermi ad uscire,

ma come ogni anno,

avevo voglia di respirare quest’aria…

di pace, di amore e di bontà!