ULTIMA SCELTA

  1. Occhi che sanno guardare, senza pretese
  2. che sanno incantare, mentre impotente
  3. non trovo più candele accese
  4. dentro il mio cuore morente.
  5. Rabbia, sconforto, tutto ciò che mi resta
  6. come un albero d’inverno spoglio
  7. odio la mia natura maestra
  8. di dar sempre fuoco all’orgoglio.
  9. Come un artista distratto dai vizi
  10. mi lascio portare nel buio lontano
  11. senza catene, reti o corde precise
  12. solo con effimeri artifizi
  13. riesco a trovare parole decise
  14. per scavare nel mio puzzo, nel marcio
  15. e guardare quel groviglio di scelte
  16. che non lasciano scorcio
  17. ad immagini opache, distorte.
  18. Nudo, mi lascio entrare il quel mondo
  19. nessun senso di timore
  20. i piedi nelle vicine rive affondo
  21. e lascio disperdere il mio calore.
  22. Acque che sanno di morte, fiori secchi
  23. il cielo coperto come non voler vedere
  24. ma la speranza è dei vecchi
  25. che non comprendono questo cadere,
  26. ora tocca alla testa lasciarsi bagnare
  27. arca di memorie che non voglio lasciare.
  28. Ma io non sono più qui.

CARNE SPEZZATA

  1. Ritrovarsi in un momento lontano.
  2. Il senso delle cose spinge a scoprire,
  3. palpiti che rispondono ad un dolce richiamo
  4. e la mente si premura a sbiadire.
  5. Guizzi di luce adornano l’immagine
  6. che velina riporta la figura del caso
  7. quale valore s’accolla questa lunga vertigine
  8. petali riempiono i contorni del vaso.
  9. Soffocare per quel virgineo sapore
  10. di rosa selvatica in eterno fiorire.
  11. Strette le mani in un lungo calore,
  12. carne spezzata senza nulla ferire.
  13. Nature antiche in infiniti attimi,
  14. il mondo non guarda, è fuori distratto
  15. non bada a quei due, esseri infimi
  16. meraviglie di gesti dentro un ritratto.
  17. Vorticare di fiati che infuocano,
  18. pareti graffiate da carezze controverse
  19. comprenderne il senso sarebbe vano
  20. l’armonia sta tutta in logiche disperse.
  21. Marea che copre le vuote spiagge
  22. che travolge il faro dei porti sicuri,
  23. c’è più luce in queste strade selvagge
  24. più chiara è la ragione d’esser vivi.
  25. La Luna è piena, ha raggiunto il suo limite
  26. osserva distante e piange muta.
  27. Dama regala un bacio sottile,
  28. piccolo, l’uomo offre abbraccio gentile.

INVERNO

  1. Stringi la mano in eterna carezza,
  2. il tempo è nemico di tale bellezza.
  3. Ramo dell’albero che mi fece frutto,
  4. solleva il mento del tuo viso asciutto,
  5. e fiero come in stagione di Sole
  6. guardami fisso, ascolta le mie parole.
  7. Il seme che resta fiorirà dalla morte,
  8. ringrazierà col sorriso la sua malasorte,
  9. alto il fusto si farà tenace nell’ orto
  10. corteccia forte e scura difenderà questo torto.
  11. Foglie grandi raccoglieranno la pioggia
  12. per lavar dalla terra il veleno biscia,
  13. che lenta i cuori ha consumato
  14. e grida silenziose all’orecchio ha portato.
  15. Non curarti delle ninfe del lago,
  16. la mia ombra sarà il loro riparo,
  17. verranno a sedersi sulle giovani radici
  18. troveranno per le gesta dolci cornici.
  19. Lascia che la notte di entri nel petto,
  20. non badar a quest’infame sgambetto.
  21. Allenta la presa, sfiora il pensiero
  22. per la pianta l’inverno è puro sollievo.