Se il cielo

Ah, se il cielo potesse
ubriacarmi di stelle
Affogare la mia mente estasiata
in un calice di comete
Accordare desiderio e pace
sulle note calde del peccato
Inondare aridi pendii
in gioviale profumo
di glicini e lanterne
Dite all’inverno
che innaffierò di miele
il pavido languore del sentimento
Dite alla luna
che proteggerò il mio cuore
dalla prua che solca la vita
Dite al mio amato
che sarò sole
nella voce sconfinata del suo dono
Nessun angelo sacrificherà le sue ali
perchè nessun volo
disperso tra i rovi
sanguinerà paura e gioia
nei gelidi fondali dell’universo
Nessun incubo si arrenderà
alla linfa della gioia vissuta
perché ogni favola regna
fino a quando
i fiati della sera
inciampano nel canto antico
del pentimento.


Il mio Angelo

Ho incontrato il mio Angelo
nella stanza buia del dolore
L’ho incoronato Re
per non scordare
il rigo senza note
inciso tra le lenzuola
dello sgomento.
Ho visto i suoi capelli biondi
tra ombre di pareti
umide di pianto
pallide d’illusione.
Le sue mani
scarne e gentili
afferravano i miei tremiti
labili e sovrani
nella pazzia del sentimento.
L’amore che assale e divora
il gioco del peccato
ha tradito il mio nome
tra le funi del piacere.
Nessun abile giocoliere
potrà svelare il mistero
che colora il mio canto:
un assolo di felicità
a confondere gli spari
di una guerra amica
dove nessun carnefice
svela la sua colpa
e nessuna vittima
vìola il suo pudore.
Ho incontrato il mio Angelo
al fiume del desiderio
gli ho cosparso la fronte
di lacrime e sale
affinchè ricordi il mio dolore
infinito come l’onda nel mare.


La solitudine

Amo la solitudine
perchè dà voce al mio canto
come un moto inarrestabile
che sfida la pace del silenzio.
Non so come chiamarla
non conosco il suo volto
non tocco il suo corpo
invisibile come un canto segreto
tra le pagine bianche
di un libro sognato.
Non ne sento l’odore
Inciampo nei suoi passi
misteriosi come un pensiero taciuto
silenziosi come l’amore vero.
Mi lascio avvinghiare
dal suo perenne disincanto
minaccioso come una nuvola vuota
che bagna di polvere d’oro
il pensiero solitario della notte.
Amo la solitudine
perchè riflette
come uno specchio antico
il candido linguaggio della luna
lontana come la marea
vicina come il desiderio.
Amo la solitudine
perchè assaporo
tra le righe mai scritte
il volo del mio usignolo
libero e ribelle
come un giardino incolto.