D’amore e follia
Ti ho cercato
mentre ti nascondevi
fra le aspre pieghe del tempo,
avvolta di vetri rotti
e di silenzio
Ho insistito
per donare
a questo mondo immeritevole
una luce che non sapesse
né d’Alba né di tramonto:
I tuoi occhi come stelle
a guidar me marinaio,
sulla barca di sempre,
sul bordo di baratri
d’amore e di follia.
Il giorno e la notte
Siamo nati dalla
nostra contraddizione
Nel cuore del tempo
E ci siamo amati
Le nostre essenze
Si sfiorano appena
Nella danza del crepuscolo
S’ossequiano
Per incrociarsi all’alba
Ad aspettarsi, a struggersi,
senza stringersi forte
Nella prigione del tempo
Sospesi, mentre invidiosi
sorvegliamo gli amori altrui.