Poesie
La via delle sciabole adorna di semafori rossi
attimi dell’imbrunire sorprendono
la donna smaltata oltre gli appuntamenti
musa non musona della tonicità
lagunare zigzagare
testacoda di battute avallano rimpatriate
non esistono tensione e distensione
franto un irritante ottimo doppiaggio
il suo frinire si estende al parco cittadino
Del cinema all’aperto dialoghi sul sonnoveglia
entrano imperativi del ballo dell’estate
catarifrangenti si allontanano dalla notte
la circonvallazione delle prostitute accovacciate
non termina mai
il pranzo di cichetti è motivo di decorazione
tutto si archivia in quattro o cinque raccoglitori
in riti di prepensionato del compagno di ventura postcoloniale
apnee e iperventilazioni si succedono
ti credo poltergeist a forma di risucchio
reputandola la donna sortita finalmente assonno
sovrappenso con protesi di saggezza
se insieme cospirassimo nel tempo di una sigaretta
amami da estraneo
nella visione dell’odore
nella brama non gioita
con foschia senza foschia
abbraccio che nelle semitenebre si ritrae
per il mattino della dilatazione delle bellezze
reduce da situazioni infermieristiche
autocostretto ad autocostruire in fretta
non si aprano parentesi
prosegua l’argomentazione né accaddemica né antiaccademica
assiduità non il tempo del professore
comporre locuzioni da qualche parte già scritte
lacerti remix di trofei e sventure
rallegramento acquietante cola da lussuria
di resti di cibo più sedimenti livorosi
in andirivieni tra amplesso allato della strada
e alpestre abbandono di pianure