Rocio Alejandra Restelli MorenoRocio Alejandra Restelli Moreno, Messicana.

“Nuovamente ho ingoiato farfalle e non sono riuscita a digerirle”

Rocio “Jandra”

È arrivata col suo modo peculiare di farsi presente un 13 giugno di 1991, inquiera dal primo giorno, non ha voluto aspettare a la soddisfazione dei tempi che dettano le regole di questo mondo e ha deciso nascere dove lei aveva preparato con un debut magistrale nella macchina di suo padre.

Così è Rocio ‘Jandra’ una bambina diversa, una bambina che da piccola sa perfettamente cioè che vuole e è pronta per fare qualsiasi cosa per adempierlo.

Una bambina di guardare trasparente che la riflessa giusto come è senza nascondere assolutamente niente.

Una bambina in cui la parola ‘adorabile’ rende coerenza, poiché si lascia desiderare e desidera ulteriormente più che qualsiasi, lasciando impronta ovunque decide passare.

Una bambina cui semina cura in forma di piccoli semi mascherati di sorrisi che presto o tardi germinano e si convertono in belli fiori cui profumo seduce e acchiappa a chi ha la fortuna di coincidere con lei.

Una bambina cui si ha accordato a retare agli sensi dell’orecchio per farsi ascoltare e como un incantatore alla sua serpente, ipnotizza a chiunque che decise acchiappare le note che emergono della sua gola lasciando molto chiaro il vero significato di cantare.

Una bambina cui sa come intrecciare le parole nella sua mente per convertirvi in poesia come se si fosse un fiume che si deve diluire nel mare per formare un bello paesaggio, pero non conforme con cioè, può catturarlo sulla tela in qualsiasi momento se lo vuole così.

Una bambina per cui non esistono frontiere ha bene fatto dil mondo la sua casa e le lingue sono semplici accessori che porta nel suo zaino per se fosse necessario empatizzare con cui si avvicina a lei.

Una bambina sempre affaccendata nel complesso processo che conduce alla costruzione di una grande donna; pero cioè si, sempre a modo suo, lasciando a parte la teoria e vivendo in propia carne qualsiasi avvertenza perché solo così la trasforma nella sua esperienza.

Una bambina cui sembra che Dio stesso ha cattivato e se è stato così, sicuramente colla sua peculiare forma di pescare, utilizando il esempio come il suo migliore gancio, perché chi non vuole essere come lei che può darsi senza aspettarsi nulla in cambio, che può irradiare felicita oppure brillare nel buoi e avere quella saggezza invidiabile per lasciare andare cioè che non si deve apropiare,

indipendentemente di essere un sentimento oppure qualsiasi cosa materiale.

Una bambina che deve brillare colla luce propia e mai passerà inosservata!

-Paulino Restelli

Per amore ho cercato di formarla a modo mio, darli i miei ‘paure’ e ‘timori’ in modo che non inciampasse oppure soffrisse le conseguenze di tutto cioè che io sentivo potesse farli male, però anche se ha preso certo tempo e lingue discussioni, lei mi ha insegnato che anche per la sua strada si poteva arrivare dove io volevo vederla eccola lì.

-Rocio Moreno