GIORNI LUMINOSI

Aspettarti sul campo fiorito,
mi riempie di ebrezza,
frizzante è l’aria
tra i profumi di margherite,
baciate da fresca rugiada;
arde e scorre
immobile la terra,
tace … vive,
in silenzio,
è l’innesto della sua forza,
le trattiene fiere al cielo,
mentre
scivola il sole sul pallido viso,
tra spighe che soffiano al vento.

Io consolo le parole udite,
parlano d’amore,
impaziente io,
vorrei riascoltarle,
presente sei, nella mia vita,
il divino cuor tuo,
riempe di caldo,
il piacere delle mani
che sfiorano la pelle
e dissetano le tenere carezze.

All’ombreggiar del pomeriggio,
una lettura occupa la mia mente,
sulla pagina scorre il nome tuo,
si impossessa della mia bocca.

Il tuo sospirato bacio,
è il respiro della mia vita,
lo custodisco nella mia anima,
e mai più,
in questi luminosi giorni,
scapperà dalle mie labbra.

di Rosa Nascente


LE PALPEBRE DEI MIEI OCCHI

Le palpebre dei miei occhi,
sono ali di farfalle,
sempre in volo, con soffice
volteggiare sulla nuda pelle,
del tuo corpo profumato.

Non smetto mai di volare,
mi piace guardarti, mentre
tu cerchi, con la tua mano
di afferrarmi, per posarmi
sul tuo cuscino.

Io dipingo le palpebre dei
miei occhi, di colori brillanti,
affinché come le farfalle,
possono confondersi, tra rami
e fiori, per godere l’essenze
della natura fiorita,
dove i cespugli spogli,
cercano di continuo,
arricchirsi di nuovi colori,
a volte persi,
per il temporale improvviso.

Io asciugo le mie palpebre,
spesso mi emoziono, ed allora
mi accorgo, quando mi guardo
allo specchio, che qualcosa
sta cambiando ed io trattengo,
le mie lacrime, affinché quel po’
di colore rimasto, rimanga a farmi
compagnia e che non sfugga
dalla mia vita, che immaginavo
fosse sempre verde, come prato,
in lunghe sequele di primavera.

di Rosa Nascente


LA DONNA CAMPO DORATO …

Sul dorato campo di grano,
i pensieri sognano,
pioggia di ricchi semi,
pioggia senza problemi,
di spighe che cresceranno,
al sole matureranno
e non lo sanno,
per le tante bocche da sfamare,
per tanti corpi da allevare.

Cresceranno gli uomini,
con il pane quotidiano,
nasceranno i bambini,
con la forza, piano, piano,
dal ventre di mamme
che lavorano nei campi fertili
e nonostante il peso,
del busto curvo e sospeso,
da mattina a sera, sono in piedi,
anche se tu figlio, spesso non vedi,
il tempo si dirada, corri per giocare
e siedi a tavola per mangiare.

Il cielo ringrazia l’eroiche donne,
son tutte magnanime Madonne,
agli occhi del mondo
per il grembo fecondo,
senza scuse e pretese inutili,
spoglie le loro mani,
vivono per i figli del domani,
seguaci dei loro padri,
del futuro conservatori e ladri,
delle famiglie son loro eredi,
con il dono delle vecchie fedi.

Donne, campi di grano al vento,
affinati da papaveri, son caldi rubini,
piangono gli occhi dei bambini,
per la povertà dei loro stracci,
delle scarpe che non hanno lacci,
fiori di umiltà per la ricchezza,
che soddisferà di interiore bellezza.
Donne piegate dalla fatica e dal dolore,
spesso non definite opere sacre,
dalla società ritmica ed acre,
che dovrebbe far scultura,
al frutto della terra per la cura,
come pegno di ammirazione,
acconto di devozione
e cenno di immenso amore.

di Rosa Nascente