A MIA NIPOTE MARIANNE

Dal sole e dalla pioggia

dalle nebbie dell’Infinito

sei nata tu Marianne

impasto di liquido e materia

destino e circostanze

impulso ed abbandono

già informale pensiero prigioniero

eccoti vita

illusione di libertà:

“Perchè io?”(il tuo primo)

ti chiederai

quando beata incoscienza

lascerà posto

ai primi voli del pensiero

e quanta tenerezza nello scoprir

d’essere nati agnelli

e crederci leoni!

Il resto verrà da sè…

Queste parole

scribacchiate a caso

più care dell’anello

che ti misi al dito

tua zia ti regala.


REALTA’ PAESANA

Coventrizzare

in un grumo di rabbia

l’ipocrisia fognante

d’una paesana

borghesia carogna?

O farsi cana fra i cani

e lacerare con ultimi morsi

brandelli di dignità

innocente e vile

di un proletariato parassita

Così

consumarsi la mente

e fra relitti di spietati rimorsi

andare alla ricerca di tesi

non più farisaiche per il Suo

“Porgere l’alra guancia”

e con nuova ipotesi d’amore

mitigare la sorda pena.