DI ARMI IL CLANGORE

Di armi il clangore
sento nell’aria,
a ferro e fuoco
è andato questo cuore.
Battaglie si susseguono
agli incendi,
a tutto quel clamore …
Tumulti ormai lontani
come città sepolte,
il volto a me sì caro
ormai svanito.
Che rimarrà di tutto
quel travaglio,
quando anche il ricordo
sarà polvere?
Faremo forse parte
dell’infinito dissolversi,
così come castelli
abbandonati …
e par di udire
ancora delle voci.

1997


IN RIVA AL FIUME

In riva al fiume
scorrono
paesaggi della memoria,
e dall’opposta riva
suoni come echi.
Vorticando un gorgo
trasporta foglie morte,
mulinando in cerchio
in mezzo alla corrente.
Leggero in lontananza
veleggia un grigio airone,
e ormai la sera avanza
su questa mia visione.
Trascorre l’acqua
e il tempo,
che tutto porta via,
lontan da me
gli eventi
e tutto ciò a me caro.
Frammenti sol rimangono
racchiusi dentro l’anima.
Neppure il fiume
e il tempo
portar me li può via.

1995


IO SONO IL SILENZIO

Che diavolo vuoi da me?
Io sono tutto
e il nulla,
e non mi chiedere
ciò che non ti posso dare.
E’ tutto inutile.
Io sono un sasso
immobile nel tempo
e nello spazio.
Nulla mi turba.
La tua presenza mi è
indifferente.
Che tu resti o te ne vada
per me è la stessa cosa.
Non mi fare domande.
Io sono e non sono
vedo e non vedo
odo e non odo.
Io sono il silenzio !

1976