Nata ora.

Mentre
mi vieni incontro
mi sento
completamente
nuova,
prendo vita
e sboccio
davanti
al tuo
sorriso.


 

L’ Assenza

Al solo pensare
che non ti potrò
più rivedere,
i miei occhi
si chiudono
per cercare nel buio
la luce del tuo volto
ed una lacrima
ed un sorriso
s’incontrano.


 

LA BATTITURA DEL CUORE

Mamma è arrivata?
Si, si è arrivata.
Avevo la stessa euforia della mattina di Natale,
quando non vedi l’ora di scoprire cosa c’è sotto
l’albero, ma invece era Luglio e finalmente
era arrivato il giorno della battitura.
Colazione veloce e via fuori.
Ed eccola lì, maestosa, la trebbiatrice, occupava quasi
tutta l’aia, sembrava un grosso drago arancione.
Gli altri bambini erano già arrivati.
Ciao, quando cominciano?
Andate in dietro bambini, qui è pericoloso.
Il capo drago, ci allontanava sempre, quando stavano
per accendere la macchina.
Ecco! L’accendono!
Faceva un rumore assordante, che piano, piano diventava
quasi musica e noi eravamo affascinati da questo drago
che ingoiava covoni di grano e poi rispuntava , da una parte,
chicchi dorati e da l’altra grossi mattoni di fieno.
Nell’ aria volavano le pagliuzze che brillavano al sole.
Per tenerci occupati, ci facevano usare il … Cureggiolo,
strumento molto pericoloso, ma inodore.
Erano due bastoni forati alle estremità e legati insieme con
una robusta corda, in modo da creare uno specie di snodo;
bisognava farlo roteare e colpire i piccoli covoni
che erano rimasti per terra.
Aia! Stai attento!
Ma levati! Lo vedi un ti riesce.
Levati te! Guardati ti sei già sbuccicato un ginocchio.
Infatti, non si potava rimanere illesi, ma non c’importava,
era troppo bello.
Poi il pezzo forte, il pranzo della battitura.
Altro che Master Chef, era Master Massaie.
Pasta al sugo di coniglio, pollo e coniglio in umido, coniglio
fritto, e fagioli all’uccelletto che venivano serviti direttamente
con il tegame.
Tutti quelli che avevano lavorato, erano invitati alla grande
tavolata e noi bambini avevamo un tavolino tutto nostro.
Battute, su battute e grandi risate.
A sera, quando tutto finiva, il grande drago lasciala l’aia
e si rimaneva di nuovo tutti insieme a mangiare gli avanzi,
poi, dopo aver rimesso a posto, si dava inizio alle danze.
E chi era il nostro DJ?
Ma chi se non il mitico Cigoliera!
Un nome un programma.
Personaggio assoluto, classico nonno toscano,
con giacchetta, panciotto ed il cappello.
Suonava la fisarmonica.
Suonava?….. cigolava.
I suoi cavalli di battaglia erano:
Violino Zigano e Chitarra Romana
E vai! Tutti in pista sull’aia!
Che gran divertimento.
Che felicità.