Malinconia

Le foglie sollevate dal vento

di un autunno tormentato,

danzano soavi, oltre  lo stipite

di una porta di abete rosso

che  cigolando si muove,

avanti indietro, lentamente,

accompagnata dall’armonia

di un soave e tiepido soffio serale.

Il  tuo stanco sguardo fissa

quei nodi  che, come

occhi penetranti ti scrutano

mentre con il dito accarezzi  le lacrime,

solidificate nell’ambrata resina;

gocce di tempo che riflettono

cristallizzati fotogrammi di una vita.

Presto sarà di nuovo inverno;

un folto manto di neve coprirà

il tuo giardino e la solitudine

di questa valle  ti sembra già

insopportabile … ma tu attendi

con ansia il canto dell’ultimo

pettirosso, lasciandoti cullare

dai suoi gorgheggi all’imbrunire.

Presto ci sarà la neve…e sarà

un lungo e freddo inverno.


 I canti del Cigno. (A M. Pantani)

Emozioni scorrono sottovoce

nella gora scura della palude.

 La vita empia si compie veloce

il vile fato nessuno esclude;

Erano tempi di acque sicure

concerti di ranocchie e cicale,

lamenti di ancestrali paure

confessati al vento maestrale.

Tu vai…incurante e maestoso,

brillando tra ardimentose stelle,

e il mondo ti attende festoso,

ammirando il tuo fare ribelle.

Veloce pedali alle correnti

tra i venti che sussurrano biechi.

In agguato insidiosi serpenti

sibilano minacciosi e ciechi.

Per te cigno, sospetti insidiosi:

parole meste e echi di corte.

Come in tanti misteri famosi

la verità, è nel canto di morte.


Pensieri sospesi

 

Pensieri sospesi, come sfere cristalline
soavemente scintillano sul riverbero del mare;
una coperta brillante di rosso…tramonto.
Pensieri sospesi, tra le onde, restituiscono
frammenti di sbiaditi ricordi e tracciano un sorriso,
che sul tuo stanco volto si veste ancora di meraviglia…
Pensieri sospesi papà… ricordi sbiaditi in bianco e nero
che cercano nei frammenti di memoria…
Pensieri sospesi, che tornano come dolci melodie
in un alito caldo di vento; echi ormai distanti,
di giorni spensierati che vanno e… vengono,
schiumano e si infrangono,
su scogli immersi…in acque eterne.
Pensieri sospesi, in un mare di mezzo,
tra presente e passato che silenziosamente
cercano le mie mani, per naufragare dolcemente insieme
negli abissi … affollati dei nostri ricordi…
Pensieri sospesi…emozioni pure e attimi sublimi
che tentano di fissare nel tempo…l’infinita dolcezza
di cose mai dette…sussurrate con gli occhi dell’anima.


Malinconia

Le foglie sollevate dal vento
di un autunno tormentato,
danzano soavi, oltre lo stipite
di una porta di abete rosso
che cigolando si muove,
avanti indietro, lentamente,
accompagnata dall’armonia
di un soave e tiepido soffio serale.
Il tuo stanco sguardo fissa
quei nodi che, come
occhi penetranti ti scrutano
mentre con il dito accarezzi le lacrime,
solidificate nell’ambrata resina;
gocce di tempo che riflettono
cristallizzati fotogrammi di una vita.
Presto sarà di nuovo inverno;
un folto manto di neve coprirà
il tuo giardino e la solitudine
di questa valle ti sembra già
insopportabile … ma tu attendi
con ansia il canto dell’ultimo
pettirosso, lasciandoti cullare
dai suoi gorgheggi all’imbrunire.
Presto ci sarà la neve…e sarà
un lungo e freddo inverno.


Filastrocca per Matteo

Una linea curva è sufficiente
per tracciare un grande sorriso
La gioia di un bimbo innocente
erompe dai tratti di un viso.

Una tremula stanghetta per naso.
Un cerchio schiacciato per viso;
un tratto disegnato per caso,
ti strappa un felice sorriso,

Osservi il tuo bel disegnino:
mi guardi silenziosamente.
Strano questo tuo omino..
Sicuro che non manchi niente?

Due punti che prendono vita
e illuminano un volto innocente.
Irrompe su una pagina sbiadita
il potere che è nella mente.

Hai fatto il tuo primo viso
la gioia pervade il tuo sguardo.
Non c’è più bel sorriso
di un bimbo giunge al traguardo.

Ancora mi guardi beffardo
e mi lanci strani messaggi.
Sei proprio un bimbo gagliardo
che fai…ci aggiungi dei raggi?

Trionfante mi mostri il lavoro
e ammiro la tua creazione;
un sole che risplende d’oro
e provo una grande emozione.

Per il mondo un disegno banale.
Per te un traguardo preciso
e la curva del mondo normale
si flette per un tuo sorriso.

Ma gli angeli son di passaggio
e questo lo abbiamo capito.
L’amore era il tuo messaggio
e tutti lo abbiam recepito.

I tuo compagni rimpiangono
il tuo contagioso sorriso
e ai tuoi lavori si stringono,
chiedendo cos’è il paradiso.

La parabola di una breve vita,
sottratta per fato agli affetti,
ha donato un gioia infinita
a tutti suoi amici più stretti.

E quel disegnino ci guarda…
La tua mancanza ci duole;
ma tua essenza riscalda,
per sempre, la “Classe del Sole”.