Non c’è differenza
tra astruso destino
e amara sentenza.

(…)

Ho percepito
il tuo ultimo grido,
stanotte.
Un tuono muto nel deserto.

Irritante e insolente,
il disturbo al tuo sonno.
Occhi ancora socchiusi
dal risveglio stanco.
E’tempo di innalzarsi
ora che ti sei destata.

Rivestita di stelle fulgenti,
distesa su di un letto di nuvole,
in compagnia degli angeli
ti eleverai
verso la dimora
del mistico Spirito
e dell’austero Silenzio.
Conquisterai i segreti dell’Ignoto,
sorriderai, dolce, al volto dell’Eterno.

Sarai
finalmente
giunta
a Casa.


Avvolto
in universi di buio

un lampo di stabilità
sconvolge
questo monotono caos.

L’aria
ha un sapore diverso.


(…)

…ed è allora che
Penso,
Tremo,
Piango,
Prego,
Grido,
Esplodo,
Mi spengo.

Sono
un’ irrefrenabile
scarica
di tedio.