Origine comune

Irresistibile infinito che mi sovrasti

appena diventi tetto da contemplare

i miei occhi scrutano la tua vastità.

Cerco il mio essere profondo

nell’oscura origine che si allontana

dove lucenti si fissano le tue gemme.

Visione irraggiungibile mi rapisce,

avverto la mia fisicità svanire

per toccare solitario i margini remoti.

Dell’universo sento intorno le mani

e cadere nel campo immateriale,

rugiada generatrice di ogni forma finale.


 

Il tuo respiro

Mi sveglia presto il tuo respiro

lo percepisco nel buio del silenzio

entra forte nei miei pensieri

è un soffio lento che spinge il mio cuore.

Non mi arrendo alla notte

desideroso di sogni, inquieto di speranze.

L’aurora colora di rosa il fresco ardore

rinnova e apre al nuovo giorno

e tutto appare mutato e forte.

Senza il tuo amore sono rinato ancora

e nessuno, nemmeno il tuo respiro lo ha voluto.


 

Il mistero passa attraverso l’amore

Nell’ora del mistero,

tempo di incontro senza volti,

sorge il legame universale

e arpeggiano spazi divergenti.

Dove mi nutro del profumo di albe

il sole si attarda, permea pensieri

che lasciano stordito ogni mio passo.

Nel buio generatore cosmico,

fredde labbra grondano la vena di mistero

in ogni crepa di questo corpo,

caduto nell’abisso delle tue parole,

in grado di sciogliersi nelle stelle

e respirare il tuo alito leggero.

E divento parte di ogni materia ostile

che impera senza fine

in questo spazio bramato,

insorto per confondere.

Su questa spenta crosta

mi riconduce l’abbraccio d’amore,

trasportato da venti generosi

e correnti siderali migranti,

ad ammirare nel tuo viso sospeso

la radice comune

sottesa a ogni esistenza,

fusione di presenze scintillanti

nell’abbraccio della comprensione.