Il Ricatto
Non c’è tempo per sognare
e nemmen per fantasie
non c’è tempo per amare
né per scrivere poesie
siamo stati programmati
per far tanta produzione
poi saremo ripagati
da una misera pensione
Nel frattempo ci han fregato
il rumore di un torrente
il profumo di un bel prato
come se non fosse niente
Sull’altare del progresso
per il ben della nazione
dell’ambiente han fatto un cesso
per creare occupazione
or più nulla si discute
non c’è niente da trattare
il lavoro o la salute
prendere o lasciare.
Natale 2010
Ormai un anno è già passato
sembra un’eternità
da quando fu diagnosticato
la tremenda verità.
Forse un colpo di fortuna
o un segno del destino
ammirar ancor la luna
e il primo sole del mattino.
Anche le piccole cose
che fioriscon sul mio prato
son più belle delle rose
non lo avevo mai notato.
Anche il vecchio Pisanino
quasi tutto ormai innevato
ora sembra più vicino
e pur li è sempre stato.
Poi c’è lei, la mia regina
che è rimasta sempre quella
fu per me grazia divina
ed è sempre la più bella.
Prima e dopo
San Valentino 2009
Li distesi su quel prato
a guardare su le stelle
dolcemente le ha parlato
col linguaggio della pelle.
Un linguaggio coinvolgente
che non usa le parole
ma stravolge assai la mente
ed arriva dritto al cuore.
Il suo corpo sta tremando
ormai è privo di difesa
tutto attorno sta crollando
ed è li che al fin si è arresa.
Da quel prato profumato
tornan su a guardar le stelle
l’universo non è cambiato
ma le stelle son più belle.
Forse ancor si può cambiare
questo mondo di irrequieti
basta sol saper amare
come dicono i poeti.