Poesie
L’equilibrista
Sospesa.
Continuamente sospesa
nella calma irreale
dell’inquietudine.
Sospesa
tra acqua e fuoco
tra bianco e nero
tra bene e male.
Sospesa
finchè il sottile filo della speranza
mi sorregge
sul baratro
delle inconciliabili realtà
schizofreniche della vita.
Trame
Mani calde
sincere accoglienti
fatte di pace
d’amore, rispetto.
Mani sfuggenti
Viscide e molli
specchi di grigie esistenze.
Mani dure legnose
ma forti
di dignità tenacemente guadagnata
e strappata.
Altre
soavi
fragili
eleganti
pallide farfalle
di un vivere etereo e surreale.
Storie di vita
nascoste tra le pieghe di una ruga
o
sotto un’unghia laccata di fresco.
Parlano le mani
raccontano
senza mentire
trame di vita
trascorse e presenti
e per nulla sbiadite
come indelebili tracce di te.
L’oblio
Non c’è rumore più forte ed assordante
della propria coscienza
che strilla a gran voce
e condanna
noi e noi stessi
bestie moderne
del vivere onesto e civile
spalmato su melma interiore
cresciuta e nutrita
all’ombra del marciume collettivo
placidamente condiviso.
Compiacente il silenzio
di un rumore troppo ingombrante
viviamo
in un oblio ottuso e consapevole.