DESIDERIO

Nell’immensità della quiete

orsù girovagando tra i colori dell’io più profondo

nel silenzio di un apocalisse intima

ritrovai il giardino abbandonato dei desideri, arido e desolato
occhi persi tra sassi inermi
arsura di un caldo gelido

luce spenta nell’oscurità dell’eterno
lì tra l’onda di un ruscello passato

un germoglio di vita sfida la morte

flebile e timido tra le rocciose sorti si affaccia

delicato e timoroso
ti trovai nell’odore del remoto nascere nel futuro di un desiderio nuovo

innaffiando la vita

nato nell’oltretomba del giardino dei desideri

prendi vigore dall’illusione moribonda di una speranza dimenticata.


Tempo passato:

Ripenso al tempo passato
Non perché son restato bloccato
Non perché voglia farne una somma

Ripenso a ciò che è stato
Ciò che è stato e perché io c’ero.

Ripenso a ciò che ho sognato
Di sogni molti si son nascosti molti son divenuti reali.

Oggi son desto e non sogno
Oggi decido,
Decido di realizzare l’unico sogno,
Decido di realizzare me con te te con me. .
Una decisione è come una promessa a se stessi mentre la fai all’altro
Sarò qui non per te ma per me. .

Ripenso al tempo passato
Tu non c’eri ed è sparito
Ripenso ad oggi tu ci sei. . ma il tempo sparisce inesorabile


LEI UN URAGANO

Lei..
Un uragano di emozioni
Lei…
vestita solo da un sorriso timido e ammaliante
Lei…
spazzando via ogni inquietudine di un animo oramai disperso
Lei…
si diresse diritta in fondo all’animo mio
il mio sguardo perso nel suo
Il mio cuore trepidante per Lei
le mie membra tremanti ad ogni suo respiro
Lei…
senza parole raccontò di me, di noi, diritti in fondo al core mio
….. Principessa dagli occhi parlanti


PRINCIPESSA DAGLI OCCHI PARLANTI

C’era una volta in un lontano piccolo regno di campagna una giovane principessa, era conosciuta come la Principessa dagli occhi parlanti. Eh si! Aveva uno sguardo particolare, senza che lei proferisse verbo solo guardandola negli occhi Lei riusciva a dir più che con 100 frasi.
La Principessa piena di impegni e faccende di corte era sempre impegnata tra gala di corte, eventi istituzionali, accerchiata dalle sue dame fidate adempiva al suo ruolo.
Solo in una questione non riusciva, a trovare il suo Principe, nessuno era degno della sua mano, c’era stato un tempo in cui aveva cercato tra cavalieri ed altri rampolli di vari regni, nessuno era mai riuscito a leggere in quei grandi occhi parlanti.

Era un evento mondano come tanti altri, Principessa accompagnata da una tra le più fidate dame si diresse in quel dì lontano del regno ospitante e mentre tutto faceva e diceva attraversò il cammino di Lui, che di soprassalto osservò la giovane e come attirato da qualcosa di così insolito le si avvicinò.
Principessa incrociò lo sguardo del bel Principe, lo guardò diritto negli occhi, abbassò lievemente lo sguardo, arrossì e sorrise timidamente ammaliando così in una morsa di emozioni il Principe, il quale decise in un battito di ali che non avrebbe più potuto fare a meno di assere ammaliato da quel sorriso… quegli occhi gli avevano parlato! Capì che era Lei la Principessa dagli occhi parlanti!

Principessa che aveva sentito tante dicerie sul conto di costui, il Principe delle favole. Guardandolo aveva capito che era lui, non poteva essere nessun altro!
Decisero, tormentati dai loro doveri e faccende reali, di inseguirsi, non smisero di cercarsi, di incontrarsi in piena fuga notturna piuttosto che un evasione strappata alle prime luci del giorno.
L’animo di Lui restava ore intere ad ascoltare il suono ammaliatore dei suoi occhi, Lei si perdeva di giorno in giorno nella favola del principe, Lei stava riscoprendo il suo animo attraverso Lui, la neve di protezione si stava sciogliendo per lasciar spazio al suo Principe delle favole. La loro favola in cui tutto si sarebbe sistemato, in cui la lontananza dei propri regni si sarebbe abbattuta decise di fare l’unica cosa che non poteva controllare: entrare nella favola, senza se e senza ma, con l’unico desiderio di non voler più andar via.
Così arrivò l’amico vento che spazzò via tutte le paure, Principessa fu così libera da se stessa, con il suo sguardo parlante decise di voler essere ascoltata da Lui, capì che solo Lui era in grado di ascoltare, Lui e nessun altro avrebbe capito, Lui e nessun’altro si fermò dinanzi a quel sorriso ammaliatore.
Arrivò la stagione delle piogge, arrivò la primavera. Torno l’estate, e ce ne furono tante altre di tutte loro, che come un rituale propiziatorio venivano omaggiate dai due amanti.
I due Principi una volta insieme divennero Re della sua Regina e così Regina del suo Re, ma questa è un’altra storia…..