Bianca criniera al vento
(a Rondò)
Vento tra i bianchi crini e tra i biondi capelli
scalpitio di zoccoli e battiti di cuore.
Infinite distese verdi ed intrecci di rami
il calore del sole, la luce fioca delle stelle.
L’ umidità dei boschi colorati d’ autunno
la bellezza ovattata dei prati innevati
il profumo inebriante dei primi fiori di campo
il caldo avvolgente dei pomeriggi d’ estate.
Quante avventure vissute, quante emozioni condivise
senza più comprendere dove terminavo io ed iniziavi tu.
Gioia nel vederti fiero e possente
dolore nel saperti ormai vecchio e dolorante.
Attimi di angoscia e timore di sbagliare
dover scegliere per te se vivere o morire.
Il tuo sguardo nocciola fisso nel mio
la tua preghiera disperata ho udito solo io.
Ora solo più i miei occhi vedono lontano
soltanto più il mio cuore pulsa molto piano.
Il mio sguardo sale al cielo e scorgo chiaramente
la bianca criniera al vento e gli zoccoli che solcano le nuvole.
Se ascolto attentamente odo ancora il tuo nitrito
come di consueto in segno di saluto.
Angolo di paradiso
Il lago azzurro come il cielo nitido d’ estate
il vento increspa le acque gelide e spunta una croce.
Sentieri tortuosi, prati immensi ospitano mucche marroni
l’ aquila domina spazi infiniti volando ad alta quota
le marmotte sorvegliano le tane e lanciano grida di avvertimento.
La luce abbaglia, il sole intiepidisce l’aria rarefatta
i passi ritmati di un lungo cammino
la gioia indescrivibile nel giungere alla meta
un altro lago attende alla fine della ripida salita
acque scure e cristalline diffondono pace.
Il silenzio protegge i pensieri e le emozioni
lo sguardo si ciba di brillanti colori
le nuvole si rincorrono nel cielo e si trasformano.
Lo stupore nel vederti rilassato e felice
come se in questo mondo magico tu ci fossi nato.
Non accusi stanchezza, non vuoi abbandonare la natura
incontaminata e splendida che col tuo sguardo imprigioni.
Nulla può cancellare ciò che i tuoi giovani occhi catturano
niente potrà mutare la serenità del tuo spirito
Non parliamo e ci comprendiamo, ci scambiamo emozioni forti
la discesa del rientro con la piccola mano nella mia
a non voler andare via, camminando lentamente.
Noi fisicamente a valle, i nostri cuori sulle montagne
in quell’ angolo di paradiso che ci permette di sperare
e di credere che tutto è ancora possibile.
Vita mia
(ad Andrea)
Non ti aspettavo e sei giunto
il regalo più dolce che potessi immaginare.
Mesi intensi, giorni frenetici, preoccupazioni e paure
noi due come uno solo abbiamo superato ogni ostacolo
la mia forza sei sempre stato tu, il mio pensiero costante.
Un legame forte, profondo e indissolubile
il desiderio di escluderci dal mondo per non soffrire
la consapevolezza di non poterlo fare.
Il primo battito di ciglia ha dato inizio alla tua battaglia
uniti nell’ affrontare falsità, ipocrisia, cattiveria e invidia
vicini e tranquilli nel contemplare qualche meraviglia.
Sconforto, disperazione, la terra frana sotto i piedi
gioia, spensieratezza, felicità e pace
sentimenti contrastanti in periodi ravvicinati.
Non vuoi vedere, non vuoi sentire
implori in silenzio un abbraccio e tanto affetto.
Decisioni difficili, cambiamenti radicali
la speranza di poterti aiutare, l’ amore che ti posso dare.
Solo tu mi sai guidare, mi infondi coraggio e sicurezza
piccolo granello di sabbia dorata in un mare di liquame
luce azzurra nel buio, calore nel gelo, sole nel cielo grigio.
Sei tu la mia vita, il mio respiro, il mio sangue
l’ unica ragione per cui vale la pena di lottare ancora.