Poesie
Sincero il sorriso di chi comprende
e un fiume caldo riversa sul viso.
Di chi posa lo sguardo sul vasto trifoglio
e sente la linfa che scorre veloce.
Di chi sente le note dell’arpa lontana
con le onde negli occhi ed il suono nel cuore.
Di chi trova la via che non stava cercando,
non avendo smeraldo che potesse seguire.
Di chi s’era smarrito in terra natale,
ma esplode il suo cuore perché ora comprende.
Di chi al tramonto ad altro non pensa:
occhi smeraldo sul pallido viso,
sventolan fieri i rossi capelli.
Alla donna lontana
che troppi amanti conta
che là sotto la pioggia
un battito han lasciato.
Struggente terra:
rifugio
per chi non ha meta,
salvezza
per chi si è perduto,
amore
per chi non ne prova,
lacrime
per chi non ne piange.
Sincero il sorriso di chi comprende:
Madonna Irlanda mi chiama dal mare.
VENT’ANNI
Serate di festa
Si balla e si scherza
Scorre il tempo
che pare immortale.
Anneghiamo nella musica
Il cuore pulsa a ritmo
Ci scambiamo sguardi
Di complicità e armonia.
Lontano o vicino
Non siamo distanti
Progetti ne abbiamo
Ma sembran lontani.
Paure invisibili
Che percepiamo
Ma non ci preoccupa
Questo a vent’anni.
Serate in cammino
A ballare o parlare
A guardare film
A formare memorie.
Di questi vent’anni
Terremo i ricordi
Le foto
I regali
I messaggi
I pensieri
Biglietti di aereo,
Di treni, di sogni.
E i nostri segreti
Mai rivelati
Son nodi che legan
Più stretti di un cappio.
Stravolgiamo dunque questi anni veloci
Con storie che in noi vivranno in eterno.
È terra laggiù, verde e bellissima.
Ne sento il profumo di libertà
tra le nuvole scure e il grido del vento.
Ci pare un fresco rifugio di pace
dopo il deserto, la fame, la sete,
la morte che ormai ci appare normale.
Dio, benedici chi ci potrà accogliere!
Chi sosterrà il peso di scheletri stanchi
gettati sul legno a marcire con esso.
Scostati mare! Non bloccare la via
a mille anime in pena
sul traghetto di Caronte.
Bellissima e verde la terra promessa
ci mostra sogni di vita e speranza.
Ma con l’animo nostro, anche il mare si increspa.
E il buio si espande, circonda la barca.
Flebile luce, si spegne pian piano.
Fulmine. Tuono. Acqua. Poi nero.
Spezzata è l’illusione.
Sprofondiamo a peso morto.