Al mio Sposo

Il mio sguardo ti segue quando non ti accorgi

E mi piace il profilo del tuo viso

Il naso che non si permette di chiedere

E la bocca sottile che si accende all’improvviso.

 

Solo ieri ho scoperto l’immenso dei tuoi occhi

Mi sono spogliata e mi sono tuffata dentro

Da sempre mi trastullo a guardare le tue mani

L’odore intrappolato nella tua barba mi dà leggerezza.

E prendo il volo.

 

Perché solo ora ho compreso che le parole non servono?

 

Mi basta vedere scorrere la tua Vita accanto alla mia

Mi basta innamorarmi dell’idea di invecchiare insieme

Io sono il tuo cielo stellato

E tu il mio Universo.

Ora assaporo questa dolce calma salire dallo stomaco e tutto prende forma.

 

Tutto ciò non ha un nome

E’ solo una meraviglia con gli occhi sgranati

Puliti innocenti attenti e consapevoli

Di Noi.

 

Don’t want.


A mio Padre

Le lacrime imbrattano il mio affanno,

in quella notte dove mi sono persa nei tuoi occhi neri fuori dal tempo.

Occhi senza vita non degni di te del tuo essere uomo, padre e figlio,

ora pronto per sospirare il distacco dal grembo materno.

Violento, doloroso, affannoso pegno per aver vissuto la tua vita.

Lentamente, la luce si spegne,

le membra esauste sono quasi marmo oramai,

il telo bianco sopraggiunge e si chiude il sipario.

Ora sono la tua bimba, in piedi davanti all’immenso che non so gestire.

Sorrido dolcemente e ti bacio la fronte,

inglobo ogni dettaglio del tuo corpo, ultimo atto fisico tra noi due.

Cerco di addolcire lo strappo dell’anima senza un copione.

Improvviso rituali, mi nascondo nel gelido mare.

E ti sussurro senza lacrime,

guardando altrove,

“Ma dove sei?”

Non mi giro a guardarti, sono vigliacca e scappo via lontano.

In un nessun luogo, il mio corpo si pietrifica e non sento più nulla.

Solo, ora ti ho lasciato andare,

Solo, ora sento il dolore frantumare lo stomaco alla conquista della leggerezza.

Ora che anch’io ho avuto paura di morire.

E si apre il sipario”.


Piccolo uomo

Danziamo insieme tutti i giorni per scoprire la bellezza del nostro Amore.

Le tue promesse scivolavo sulla mia schiena bagnata e fanno mille giri sul mio viso.

E sorrido con il mare negli occhi.

Il profumo della brezza al tramonto mi aspetta le sere d’estate.

La tua infanzia infelice la accolgo nei miei occhi bagnati di lacrime.

Ma non posso cancellare il tuo dolore antico quello di un padre fuggito stancamente,

E il vuoto mordace di una madre che guarda lontano correre il fanciullo ormai uomo,

Inesperta d’Amore, forse.

Uomo, sposo e padre in una danza che toglie il respiro.

Amore mio, noi due, la tua storia che ora è la nostra,

noi e i nostri figli affamati di gioia che ci regalano ogni giorno il Senso del vivere.

Io per te morirei in un lago ghiacciato, mi addormenterei nel deserto africano,

io per te ho aperto le mani sudate e ti ho addolcito l’asprezza di ciò che non è stato.

Il perdono lenisce e asciuga la bava dalla bocca sottile e velenosa.

Dal mio seno potrai bere l’acqua che sarà dolce come il fiele.

L’Amore non è trattenere.

I nostri figli non sentiranno quella fune aspra e grossolana che rende inerme.

Nessun uomo ha fatto vibrare la mia Anima di così meravigliose note.

Il resto sono mulini a vento che s’illudono di fermare l’aria che ci fa volare lontano.

Insieme.

Chiudo gli occhi e corro a piedi scalzi sul cammino, il nostro.

E così sia.