LE CATTEDRALI DELLA MIA MEMORIA

Memoria.
Spazio temporale non identificato,
limitato
e illimitato,
nitido e sfuocato.
Porto sicuro,
dove mi rifugio,
mi faccio accarezzare.

Ma anche spazio buio,
senz’aria,
dove le mie paure e insicurezze
danzano al suono
di tristi melodie.

Scappo lontano…
Per poi tornare a farmi male.
Graffi profondi
non smettono di sanguinare.
Lecco le ferite,
rannicchiata in un angolo,
in attesa.

In attesa di un’anima boreale
che mi riporti al presente,
per tornare a vedere la luce.

(Simona Geo)


VIAGGIO

Cammino lungo sentieri sterrati.
Luoghi isolati
riempiono i miei vuoti,
prendono forma,
si materializzano.
Ogni foglia,
ogni ramo,
ogni granello di polvere,
sollevati al mio passaggio,
diventano parte integrante
di questo mio viaggio.

Sento i profumi,
ne colgo l’essenza, la presenza e l’anima.
Osservo il dolce mutare della natura.
Che,
come me,
muore e rinasce ogni volta.

(Simona Geo)


Il MIO MONDO

La ricerca di un piccolo spazio nel mondo …
il nostro…
diventa un esigenza…
una ricerca infinita e spesso dolorosa
ma
quando si raggiungere un equilibrio interiore
le cose sono più semplici…
un fiore…il suo profumo
il lento scorrere dell’acqua
il riempirsi gli occhi di terra cielo e sole… mentre l’aria scompiglia i capelli
è trovare un paradiso…il nostro…
fatto di piccole cose…
che colmano quell’insofferenza ,
quell’insoddisfazione che svuotano…
un mondo che diventa punto fermo in cui stare…si…stare bene…finalmente.

(Simona Geo)