Tu, stella
Tu, stella,
scintilla di velluto,
accechi questo cielo;
con un cerchio di luce l’avvolgi
e la sua anima catturi.
Tu, astro,
talentuosa intelligenza in piena,
scorri in questo cielo
ed al suo labirinto
riesci a dare un senso.
Tu, stella,
febbre di passione
dai tuoi occhi traspare;
ardi in questo cielo
che piacevolmente di brividi brucia.
Tu, astro,
finestra sull’universo,
gentile cammini per questo cielo
che estasiato
la tua scia profumata segue.
E Noi,
taciturne ombre
di zucchero filato;
Noi,
delicata melodia
sul pentagramma di nuvole;
Noi,
notturni spiriti
che trasparenti danzano;
Noi,
sentiero di vento
che i pianeti bacia;
Noi,
eterni
nell’immensità brilliamo.
E neppure la realtà
capisce il nostro gioco.
Una bambina
Vidi una bambina,
campi dai vivi colori,
un fiore il suo volto.
Sognava e correva.
Dentro piangeva.
Vidi una bambina,
uno specchio scalzo,
diamanti i suoi occhi.
Sedeva e dialogava.
Dentro agonizzava.
Vidi una bambina,
biglie sparse in un disegno,
petali le sue labbra.
Giocava e sorrideva.
Dentro piangeva.
Soffiai sulle sue ali.
Un giorno canterai, fanciulla.
Accarezzerai l’alba.
Volerai davvero.
Una briciola di pane
Abbandonata al suolo
era una briciola di pane;
calpestata dai passanti,
consumati in azioni vane.
In spirito e in corpo
di forze era priva;
su di un letto di foglie
freddi tormenti subiva.
Un viandante un dì la colse,
garbato se ne prese cura;
finalmente una forma serena
le donò con premura.
Affianco oggi viaggiano
su di un carro attempato;
uniti dall’amore
esplorano il creato.
Di nuovo a terra cadrebbe
se privata del suo pellegrino;
una briciola coraggiosa e matura,
ma più nessuno sul suo cammino.