L’ATTIMO DELLA VITA

Oggi le ore non sono ancora perse
Perché si sono fermate infondo al Cuore,
per darti ancora una speranza
la speranza di vivere.
Se mai un rivolo salato ti scenderà dal volto contrito,
è perché ciò che è nascosto e stato reso chiaro
e ciò che è putrido è stato lavato
e reso candido dal tempo che scorre
allora volgo lo sguardo e prego,
prego perché il mondo abbia ancora un attimo
un attimo per Vivere, per Perdonare, per Credere,
ma al di là di tutto per Amare
e perché quell’attimo non finisca mai
ma sia eterno.


SIA

Sia un giorno migliore,
una speranza d’Amore,
che batte nel petto e affonda nel Cuore,
perché la mia Anima non possa morire,
senza aver passato una notte con le mie paure
averle vinte e aver potuto ancora una volta sognare,
aspettando la nuova alba che sorge.
Sia una strada difficile senza Amore
ma che io non mi lasci abbattere dalle mie domande
che in te cercano risposte
e non smetta mai di Credere in Dio che mi ha saputo Amare.
Sia il cielo sempre terso,
che io possa guardare le stelle dell’universo,
e immaginarle parte del mio mondo.
Sia sempre vicino,
chi mi Ama e chi mi ha Amato,
perché io possa sempre andare avanti,
e non possa essere fermato dalla morte
e vivere l’emozione dei sentimenti nell’infinito del tuo Amore,
perché possa battere il Cuore anche quando non ci saranno più stelle,
per dirti che sei la mia luce.


SOLITUDINE

a me mortale paura venga
di così rimpetto fato,
che rifratte la mia ignorante timidezza,
che versa su te la mia ignota ansia,
Nipote così calpestato
Dalla mia solitudine del ‘Amara tristezza
Che come spille di pioggia nel tuo piccolo cielo
pugnano la tua Anima,
mentre come barca in bonaccia
si adagia sui mie pensieri tormentati,
ma tu possa comprendere la mia nefanda esistenza,
la quale si aggira nella bruma in cerca
di una un’Anima Amica
in cui le mie parole non siano più eco
che ritornano nel ego addolorato,
ma siano carezze di suoni dolci,
e compassionevoli, sospirati,
dalle tua labbra.
Perché questi tristi giorni
Non sai quanto stringono il Cuore,
che contrito della solitudine cercata,
si mostra velato in una pioggia di richiami,
che ahimè! Sono allora risposta alla causa della
mia isolata tristezza,
e pesanti come grandine cadono sul tuo silenzio
velando il tuo sorriso,
e ostentando la mia oppressione,
in turgido manifestarsi della mia scialba ragione.

1)pugnano ( combattono, lottano, sono in contrasto contro qualcosa)