I 2 Mondi

Svegliarsi con il fresco e assaporare l’atmosfera del mattino. Uscire dal rifugio in legno e respirare il mondo come un gattino. La terra si esibisce come artista, sforna dei capolavori colorati da mangiare a prima vista.
Guardo il sole ad occhio nudo e non mi crea nessun disturbo, mi da la forza e la sostanza, con lui posso andare avanti con costanza. Mi regala anche l’energia, da poter usare per i comfort e quando lui la sera scappa via. Ci aiuta pure il vento, col suo soffio delicato tanta potenza ha generato.
Niente scatola parlante per favore, che mi trasmette un insegnamento atroce, molto meglio un mio pensiero detto ad alta voce.

L’acqua non mi manca, ne sono pieno fino all’orlo, la raccolgo su dal cielo e mi ci annaffio pure l’orto.
Son da solo o c’è anche lei? se lo sapessi non lo chiederei. Forse non è il momento adatto, ci sentiremo presto per un primo contatto.

La giornata scorre lenta, ogni momento è vissuto con coscienza, sta tutta qui la differenza.
Il mondo falso non apprezza l’esistenza, pensa solo al potere e all’appariscenza. Io non ne ho bisogno finalmente, vivo meglio senza sentirne l’esigenza.
Son più forte e più vivace, passo le giornate a fare
quello che più mi piace, nessuno mi distrugge se non il tempo a cui non si sfugge.

Il mondo falso comunque è ancora bello, mi piace girarlo spesso come spettatore, è sempre una bella esperienza, l’importante è non diventarne attore. E poi la gente non si può abbandonare, anche se dall’altra parte la si può chiamare, vedere e raccontare. Il conoscersi e parlare non è una cosa per me da tralasciare, anche se in due mondi differenti i collegamenti son tutt’altro che inesistenti. Ben venga il chiaccherare, da ogni persona c’è sempre da imparare, anche se nell’altro mondo è solita abitare.

Il mondo falso ti ruba l’esistenza, ti costringe a lavorare senza avere un minuto per pensare. Passa tutto così in fretta che quando finalmente cambi porto, ti rendi conto ormai di essere già morto.
Tutto quanto gira intorno a un’illusione, non funzionerà per sempre e infatti già ora c’è in giro troppa confusione. Tutto troppo materiale, e neanche un minimo di sostanza spirituale. Questo è l’unico motivo dell’infelicità attuale. Troppo intasati dal mangiare, il corpo scoppia e la mente non sa più che fare, tanto che ha bisogno della tv per potersi ambientare.

Il mondo vero è un pò diverso, nessuno ti dice cosa fare, lo sai già dal primo istante. Puoi fare ciò che vuoi per sentirti più grande, non c’è uno schema fisso, puoi andare dove vuoi e le risposte son davvero tante.
E’ sempre uguale ma così diverso, un’altra concezione delle cose, anzi dell’intero universo. Sembra un’altra dimensione, più mentale e con poca necessità materiale, tutto ciò di cui ho bisogno è l’aria fresca, la luce e il frutto del giorno. Ho un lavoro si, ma che non faccio da obbligato e nemmeno per i soldi, ma solamente per poter viaggiare tra i due mondi.
Nel mondo vero puoi capire tante cose, solo con lo sguardo o con l’intuizione. Non potrei trovar di meglio che vivere qui nel mondo vero stando sveglio. Non come nel mondo falso, dove tutti stan correndo ma che in realtà non c’è nè uno che non stia dormendo.
Nel mondo vero io sto bene con me stesso e la mente non ha mai l’ombra di un complesso, è tutto cosi nitido e affascinante che mi rendo conto che la vita è proprio bella e davvero appagante, come nel mondo falso, per una donna, potrebbe esserlo un diamante.

Nel mondo vero potrei vivere di luce…ma per ora mi accontento dei suoi frutti…potrei anche solo berli, ma si tratta di gusti..
In realtà vorrei vivere in eterno, non proprio all’infinito ma almeno per qualche millennio. Voglio vedere il vero cambiamento, il pianeta che si evolve, vorrei più tempo per vivere la storia e il suo mutamento. Cent’anni son davvero troppo pochi per capire l’esistenza e raggiungere la vera conoscienza.
Per evitare una breve esistenza magari smarrita, fatemi avere la mia pianta preferita, qui ed Ora tra le mie dita, come il grande Gilgamesh, voglio l’albero della vita…


Momenti raccontati

Vorrei avere argomenti per scrivere ogni sera, manca l’ispirazione, si dev’essere arresa. Quindi scrivo un po alla rinfusa ciò che penso al momento e con la mente un pò chiusa.

Non so dove sentirmi più felice, ma ho comunque sempre voglia di cambiare. Mi manca si qualcosa ma non capisco mai cos’è. Lo cerco in continuazione senza conoscerne la forma e i suoi perchè, però mi attira spesso, anche non sapendo dov’è. Ribalto la mia vita, quasi obbligato, ma per fortuna non è tutto in salita, faccio ancora un passo verso il fine, che non conosco certo ma sicuro mi si addice.

Quali sono i piaceri della vita? ognuno ha le sue scelte, c’è chi mangia e si castiga. Io ancora non ne ho idea di quel che mi intriga. Dovrei stare un pò più basso di livello ma non sarebbe poi mica tanto bello. Meglio attendere di nuovo finchè al momento giusto sarò coperto tutto d’oro.

Il lavoro adesso non mi stressa, anzi ancora un pò e mi sembra festa, qualcuno se la prende, troppo folle la sua mente e quel che resta è indifferente. Sempre belle le donzelle, anche quando non lo sanno e pensan di essere un disastro. Troppo dolce il loro sguardo che vien voglia di catturarlo, potrebbe rallegrare una mia giornata andata male.

C’è chi sogna e c’è chi spia, qualcuno resta e qualcuno è andato via, sembra tutto un mercatino, tutto quanto è un gran casino e c’è chi ancora non si ferma in attesa di ricevere la solita conferma.

Dall’alto tutti stolti, nessuno capisce che la gente non nitrisce, non sono mica dei cavalli da domare. Al massimo delle pecore da indirizzare, dai a loro ciò che offri ma concreto devi stare non pensando sempre e solo ai tuoi traffici da fare. Poi la gente non si trova, sperduta nella nebbia confusionale tanto da non volerci poi più ripassare. E così i tuoi semplici denari rimarranno solo delle immagini spettrali. Svegliateli dal coma per piacere che se no qui tra poco cominceremo tutti a bere.

Qualche volta mi distraggo e come spesso accade nel deserto appare un miraggio, qualcosa di inatteso e inaspettato. Tutto scompare e torna indietro quando vengo richiamato. Vi prego lasciatemi sognare ancora un pò…tutti quanti hanno il diritto di provarci finchè alla fine non torneranno solo per salutarci.

Terribile momento proprio adesso, col rischio di perdita totale di un lavoro svolto in modo cosi naturale da non poter essere ripreso dall’inizio fino al finale.

All’esterno il mondo tace e non sento altro che momenti di pace. La natura quando vuole mi consola, mi ha preso proprio in simpatia, mi rallegra coi profumi e suoi colori, tanto che ormai non posso più mandarla via. Stai con me quando ti va ma non lasciarmi mai del tutto solo, potrei impaurirmi per dove mi trovo, se con me rimane il sole sarò sempre di buon umore. La luna mi bisbiglia, e quando in effetti ci guardiamo mi accorgo di far parte della stessa famiglia. Lei di notte lui di giorno, quando mai potranno stare insieme senza nessuno intorno?

Non saprei più con chi parlare, ma allo stesso tempo son contento di poter urlare, senza troppa confusione mi accingo ad esaurire l’illusione. Bene voi che siete scaltri, ma fino a domani…poi tornerete come tutti gli altri.


Tutto e niente

L’equilibro è assai raro da trovare. Quante cose senza esso son difficili da fare.
Non so distinguere l’arrivo dal percorso, sembra tutto unito insieme ma in realtà qualcosa va storto. Penso al dove e penso al quando, il perchè lo sto ancora studiando. Sento la spinta di lasciare, abbandonare i pregiudizi e iniziare a volare.
Manca l’equilibro ed ecco che il pensiero mi fa atterrare.
Voglio sdoppiarmi per essere a casa ma che cammino senza sapere dove andare.
Un giorno bianco e un giorno grigio, sempre diverso ma il pensiero è sempre lo stesso.
Voglio il mondo in una mano, scelgo il paese che mi porti lontano, non voglio andarmene del tutto ma non trovo mai l’equilibrio giusto.

Voglio tutti e non voglio nessuno, un pò per egoismo e un pò per aiuto.
Da solo a volte è troppo e a volte è troppo poco, dovrei portarmi un clone per far fronte ad ogni situazione.
Cerco l’essere perfetto sia di corpo che di intelletto, l’unico punto fermo di tutto quanto detto.
Cerco di slegare le catene, sono invisibili ma mostrano un mondo che non mi appartiene.
La vera festa non ha luogo ma non si arresta…non rimane che scovarla all’interno della mia testa. Tutto è bello e tutto è finto, l’unico vero mondo sarà fino a dove mi sarò spinto.

Voglio anni di esistenza, senza problemi di sopravvivenza.
Essere presente al cambiamento, capire il mondo così come lo sto vivendo.
Sarà infinito e sarà costante, l’evoluzione della specie mi rende interessante…potessi io scegliere i gradini da scalare e in qualche modo il progresso indirizzare.
Essere in grado di capire la mia storia, sapere tutto e ascoltarlo senza noia.
Filtro le informazioni per capire dove andare…le indicazioni son confuse ma non è facile sbagliare…visualizzo il gran finale e realizzo che tutte le vie mi porteranno ad essere immortale…