RINASCITA

 

Tutto ritorna lentamente:

un fluire inesorabile

di sentimenti che si infiltrano

tra strati di vita non vissuta.

Pensieri frantumati,

senza coscienza, senza anima.

Esploriamo gli abissi dei nostri cuori,

ci perdiamo in danze di fantasia

per ritrovare le nostre fragili radici.

Ancora voli senza ali

tra giochi di luce,

tra rosati arcobaleni,

tra ombre fugaci

che si inchinano

e salutano le  ancelle

dalle  lucenti  e ridenti pupille.

Riprende la vita, 

diversa adesso e sentiamo forte 

la nostalgia di un tempo recente.

Viaggiamo solo con la nostra fantasia

nei luoghi che ci affascinano.

Quando potremo  ritrovarci abbracciati 

per piangere senza vergogna?                                            


MOMENTI SOSPESI

 

Tra le mura si rimane prigionieri

e il pensiero scavalca ogni reale momento

per altri momenti,

per altri trasparenti pensieri,

coriandoli sospesi

che si annidano nella mente

che vaneggia e appaiono tarli profondi.

Ritorni poi… forzatamente

a cercar te stessa

nei ricordi lontani,

tra antichi scritti.

Ricominci.

Ritrovi nei versi la vita;

docilmente ti lasci trasportare

su nuvole stracolme di fantasie.

Gli occhi smarriti 

cercano tra le gemme di rugiada 

gli occhi dei tuoi cari, dei tuoi amici.

Un mattino ci sveglieremo gioiosi

e ritorneremo a danzare

con cuori leggeri che potranno innalzarsi

nell’immensità e volare, volare

fino al cielo.                        


USA e GETTA    

                                                 

Usa e getta

la vita tra le dita

come di carta un fazzoletto;

l’essenza vitale si disperde

in un cassonetto.

Usa e getta

quando l’anima

si racchiude in uno scrigno dorato

per sfuggire la misera falsità

di chi è lì, dietro l’angolo,

mascherato di generosità.

Usa e getta

le apparenze che scavalcano l’amore

e conta solo l’estraneo;

chi è lì, dietro un muro invisibile,

figlio mai sinceramente amato;

madre innaturale

per chi hai lottato?

Usa e getta

anche  l’amore come il preservativo

dopo un rapporto senza parole,

fatto di solo sesso.

Usa e getta

chi  ti cerca e ti ammalia

 per rubarti un po’ di estro e fantasia,

quando ogni dovere

è solo un premio da ritirare,

in un potere senza limiti,

senza dignità, senza onestà.

Usa e getta

contraddizioni tra

chi si distingue

per giochi e simpatia

e poi si perde  con ingiuste parole

agli occhi ridenti di giovani innocenti.

Usa e getta

anche chi è assente 

per un’intera esistenza e poi

ti chiama da miglia lontane

per un suo imminente bisogno

di ritorno a chi non conosce

e con vacue dolci parole

ti insulta ancora

nella tua candida ingenuità,

ancora infinita.

Usa e getta

chi con dialettica

ti fa credere in un’amicizia

ch’è sincera solo per te, povero illuso

e subisci ogni ingiustizia. 

Usa e getta

quando ogni  umiliazione,

come macigno rimane

su chi indifeso

si rannicchia nel suo guscio. 

Usa e getta

per chi gioca con i sentimenti

per egoistico piacere

ingannandoti con false parole,

calpestando la tua sensibilità,

indifferente  e  freddo.

Ovunque,

qualunque, costantemente.

Dunque?

Chiunque,  comunque

Dunque?