Portami un bel regalo

 

Non portarmi niente
Non voglio nulla
Se non tenermi stretto quello che ho
I miei affetti più cari, i miei amici, il mio lavoro
Non portarmi nulla,
oppure se vuoi,
quando puoi,
portami
in quel punto
in quel momento
in quel luogo
in quel preciso istante
per ritrovare quel che di me di più bello
ho perso.

T.


 

Tormentone estivo

 

Questa volta non era una canzone
neanche un ballo reggaeton
Era un’attesa
un contare lo scorrere del tempo
uno stillicidio volontario
le gocce delle ore, dei minuti, dei secondi nel quadrante degli orologi
sciolti come nei quadri di Dalì
Passato un giorno era uno in meno
L’attesa mi consumava
L’appetito svanito
così come le mie certezze
Ero alla ricerca delle spunte blu sul cellullare.
L’avevo aspettato tanto
immaginato ogni giorno
quel fatidico incontro
Ed eccolo lì seduto al bar
la birra e la Lacoste gialla bello come il sole
mi guardava indeciso se sorridermi o scappare via.
Io in preda all’ansia e alla felicità.
L’avrei baciato e poi preso a schiaffi e ricominciato all’infinito  senza sosta.
Ora la mia mano è allacciata alla sua.
Che cosa stupida è  l’amore: vuole tutto e poi si accontenta di niente.
T.


 

POLARITA’

 

Vorrei essere capace a scrivere
poter raccontare questo mondo
che pian piano distruggiamo con le stesse nostre mani.
Raccontare come ti svegli al mattino e un non nulla possa cambiare il tuo umore
sia che ci sia il sole fuori, o piova.
Tutti i giorni indosso il mio sorriso
Il mio armadio ne è colmo
per tutte le stagioni
pieno anche di parole
perle da distribuire un po’ per tutti
Ma quello che ho dentro rimane lì
sopito, ingoiato magari dietro una lacrima,
o dentro un sospiro
Il mio mal di vivere
per la bontà che mi porta ad essere
la persona che non voglio
per il mio totalizzante amore
che non porta a niente
se non a soffrire del mio stesso stato:
l’incomprensione
Eppure spesso mi sento migliore
di tanti perché sprofondo nel mio profondo
in cerca di indizi e perché su questa vita
che è dono e che amo da (non voler mai)
morire.


VIAGGI

 

Treni aerei auto

Si spostano alla ricerca del mondo

Meraviglie emozionali crescono

Mari montagne città

Lungo la via distese di misteri e complicità

Il viaggio più bello e infinito

Sulle ali della mente!


 

PAROLE

 

Le parole lasciano il segno

Disegnano cerchi irregolari

Le parole muovono il mondo

Le parole lunghe catene

Lettere vicine, lontane, sovrapposte

Le parole: doveri, possibilità

Parole fragili, inutili, a volte dannose

Parole dolci, coerenti

Le parole vestono i silenzi.


 

VENTO

 

Vento brezza marina

Soffio leggero

Uragano che arrivi da lontano

Tu che sai ondeggiare

Tu che puoi volteggiare

Spazza via con il tuo impeto

Cattiveria, povertà, malignità

Spoglia questo mondo dal suo altero potere

e rivestilo con la tua immensa grazia di sinceri sentimenti

Vento spira più forte

porta via anche la morte e l’intera ipocrisia

E fa che questa era sia anche piena di magia

Vento avvolgimi tra le tue braccia

Accarezza la mia faccia

E in un sussurro o vento

Non sentirò più dentro questo peso che mi angoscia

vento cullerai la mia tristezza

e avvertirò leggerezza

in un alito di vento