UN GRAMMO DI FELICITÀ

Caro babbo natale, or ti scrivo per richiedere il mio dono.

Non desidero alcun prezioso oggetto, non chiedo alcun miracolo,

non aspetto salvi il mondo.

 

Qui chiedo con ardore, solo un grammo di felicità.

Dona un grammo di felicità ad ogni essere sulla terra,

dona a loro questo grammo per mostrare cio’ che è.

 

Dona un grammo di felicità, per far capire alle persone,

quanto cio’ che è oscuro si schiarisce, quando l’animo è leggero.

Dona un grammo per comprender quanto poco conti una lite,

e quanto sia preziosa per conoscersi.

 

Dona un grammo a chi lavora ancor prima dell’alba,

per sorrider al crepuscolo nascente, e concepirne la nobiltà.

Dona un grammo per imprimere ricchezza,

che non muore o finisce, che non ha competizione o falsità,

che non viene detenuta da una banca,

ma che permane in eterno dentro noi,

sigillata da un sorriso o abbraccio.

 

Dona un grammo per sorridere, per comprendere, e sostenerci lun con l’altro.

Dona un grammo di felicità a tutti, per poter migliorare e capire,

per poterci salvar dal dubbio permanente del dolore.

 

Dona un grammo, per veder che la grandezza non dipende dalla quantità,

ma dalle gesta, e che labbondanza non comporta ricchezza.

Dona un grammo alla gente per far si che capisca,

che per far le grandi cose, si parte dalle piccole.

 

Dona un grammo per mostrare, che vale piu’ un mondo felice, che un mondo ricco.

E che questo grammo sia immortale, e che dia seme a una vita piu’ lucente,

dove l’oscuro e solo l’ombra del passato.

 

Dona un grammo a tutti loro,

perchè anche la scintilla piu’ piccola brilla nell’oscurità.


MI DIMORI

Come luce mi dispiego in un manto senza margini,

oltre linea dell’ignoto, per far si che tu ti liberi,

e mi senti piu’ devoto .

 

Oh divino mio inquieto,

come osculto che dal limbo già mi sferzi le tue grida.

Ignoro la tua voce e ne pago l’indolenza,

non c’è nulla che mi dia la scintilla della vita,

piu’ del porgerti obbedienza.

 

Sono nato per natura del tuo essere,

è difficile svegliarmi, dall’ipnosi sradicarmi.

Ma lo voglio, lo scelto, e per questo mi hai eletto,

ti porto e ti servo come il drago prediletto.

 

Perchè questa è mia natura,

la mia gioia duratura, che riflette la potente tua armatura.

 

Dal profondo mi guidi, verso monti mi dirigi,

deciso e impavido mostri l’alta vetta,

senza dubbi IO la seguo,

cosciente di percorrer la via retta.


L’ABISSO IN SUPERFICE

Bella nell’apparire,

sublime nell’essere.

Massima espressione di purezza in superfice,

di saggezza nell’abisso.

 

Oh! Essere completo,

che dal modo naturale e disinvolto di porti,

mi doni indizi per svelarne il tesoro.

 

Non c’è stimolo che renda uomo piu’virile e felice,

dell’impresa di dar caccia a uno scrigno,

che eleggendoti dal remoto oscuro,

ti fa luce bisbigliando che vuol essere trovato.

 

Donna di preziosa genesi,

che con l’atto del suo Amore riverbera il mio Spirito.