Al giorno d’oggi

Il lavoro è come una droga,
e non si trova per quanto è in voga.
Ne hai bisogno. Non è una colpa.
Ti sfinisce e ti spolpa.

Senza non si può vivere.
Solo il tuo disagio puoi esprimere.
Tutto gira intorno al denaro.
Cambiano le epoche,
non il potere e le sue cariche.
Parlamentare o deputato diventi sempre più avaro.

Il lavoro faticato frutti non ha portato.
Il Gatto e la Volpe l’albero di soldi hanno sradicato,
Geppetto è disoccupato
e Pinocchio l’hanno impiccato.

Folli e pazzi sognatori
in un mondo senza allori.


Bacia la pioggia

Non si cancellano i respiri.
Gli sguardi, le carezze o i deliri.
Di tutti gli amori, anche quelli indefiniti.
L’amori non appassiti.
Quelli in cui si chiede alla luna
un pò della sua fortuna.
Quelli sulle pagine, suoi fogli.
Scrivi e vivi. La penna ora poggia,
esci in strada. Tra gli alberi spogli
bacia la pioggia.
E ringrazia ogni goccia che sul tuo viso si poggia.
Si la foglia che nella pozzanghera galleggia.


Asociale

Più vi cerco più vi allontano.
Posso esser brava a darvi la mano,
mi presento e poi svanisco.
Per la maggior parte ferisco.
Non sono brava a tenermi le amicizie, anche quelle vere.
Ho conosciuto tante chimere.
Finché non avrò più sangue nelle vene,
tanti verranno ancora a calcare le scene
di questo palcoscenico mal concio.
Un film muto sconcio.


Pioggia Salata

Acqua salata scivola via
delinea la sua scia.
La fonte non di montagna
ne di acqua stagna,
ma una ghiandola in risposta.
Indisposta
a soffocare l’emozione,
fa partire di pioggia salata l’eruzione.
Torna e si riaffaccia
contorta muta faccia.
Inquietudine dell’anima.
Sei musa della mia rima.
Sei tu lacrima
e non pia anima.

Si mostra in un crudele sorriso
non ho tela per nascondere il viso.
Oltre al pianto non conosco altro modo
per sciogliere dalla gola il nodo.


L’amore ha i denti

Tutti ho allontanato,
non ci tengo a ricordare il mio passato.
Rimangono fermi al primo strato di finzione
che è sempre più in espansione.

Ti amo, ma ti urlerei in faccia.
Per le tue omissioni a oltranza.
Per quello che dai per scontato
o non riesci a capire.
Ma ti darei la caccia.
Non mi prenderei vacanza.
Commetterei qualsiasi reato.

Mi fai impazzire, non mi è possibile tenerti lontano.
L’amore ha i denti e ti uccide piano.


Chi ha tempo non aspetti tempo

Ad un futuro proviamo a pensare
e nella mia mente lo vado ad immortalare.
Mentre ci teniamo stretti nell’ombra
due corpi fossilizzati nell’ambra.
Ruzzoliamo giù tra i pendii del buio che ci avvolge.
Ci tradisce e ci costringe ad esser nudi pensieri.
Un amore, il nostro che sconvolge
anche i più romantici novellieri.

Stringo a me quella buffa faccia.
I suoi occhi, specchi d’acqua di un fiume e le braccia forti di corteccia.
Guardo quelle mezzelune nere,
illuminate dal chiarore della madre li in finestra,
Domani ritorneremo alle nostre vite austere,
perché il tempo non si arresta.

Non siamo solo due corpi stretti in un abbraccio,
e neanche parole buttate li a casaccio.
Siamo anime intrecciate nella sabbia del tempo
che cercano di godersi ogni piccolo momento.
Dirigi tu questa sinfonia.
Suona lo strumento che ti fa compagnia,
ogni tocco è un nuovo brivido
e tu sei il maestro di questo amore ibrido.