TORNARE DA VOI (Epilessia)

Inerme,

intrappolata nel mio corpo,

ho paura,

non riesco a liberarmi,

mi sento sola,

sono disperata,

c’è silenzio e nel buio cerco gli sguardi dei miei cari.

Sento il vostro respiro appeso ad un filo,

la pressante attesa che tutto passi e torni il sereno.

I vostri sguardi, silenziosi, mi chiamano, mi urlano “Torna da noi!”.

Con tutte le mie forze,

mi aggrappo al vostro amore,

alla speranza che tutto presto finirà.

E poi la luce.

Nella gioia, tristenzza, per tanta sofferenza.

Grazie a voi, sono qui,

Non sarò mai sola,

Ogni volta sarete la mia luce,

La mia forza per lottare e tornare alla vita.

Tornare da voi.


 

UN’ALTRA POSSIBILITA’

A cosa mi servono

braccia per stringere a me le persone care;

mani per accarezzare

ed un cuore per amare,

Se l’epilessia

ha anestitizzato la mia mente

e reso inutile la capacità di amare.

Persa nel labirinto della mia testa

con pensieri folli

e tanto odio

perchè mi odiavo

ed odiavo i miei cari

che con amore mi stavano accanto

ed io ero infastidita dalla mia incapacità di essere lucida

infastidita dalla mia incapacità di saper amare

infastidita dall’unica capacità, trasmettere dolore.

Il mio rifugio era isolarmi in lunghi silenzi,

Penso a quanto ho pianto

Penso a quanto ho pregato

che il domani non fosse quel presente triste e sterile.

Persa era persa

in un mondo parallelo da cui non riuscivo a scappare.

Ma la malattia mi ha dato un’altra possibilità

è stato difficile perdonarmi

per tutto il dolore che ho inconsapevolmente fatto provare

Con fiducia ho affrontato i miglioramenti

un giorno dopo l’altro

ho trovato la forza

ed ho capito

che amarmi era l’unico modo per riuscire a chiedere scusa

a chi non si è mai arreso nemmeno per un attimo.

Ti Amo Michele.


PAURA

Non dormo stanotte.

Mi sento pronta ad affrontare la felicità di un piccolo sogno che si avvera

ma rimango indietro intimorita.

Mi domando

se tutto non svanirà

come una scia di profumo

Mi domando

se l’emozione che provo

si trasformerà nel sorriso che cerco

Ma io continuo a non dormire

Forse è paura

Forse è insicurezza

Forse questa emozione è così grande che temo

di non esserne all’altezza.

Ma io cerco questa felicità, ne ho bisogno.

Sono io

mi appartiene.

E le ore passano

questa notte è eterna.

La quiete di questa stanza

amplica il rumore della penna

che scorre sul foglio.

Il ticchettio dell’orologio

scandisce  questo momento

l’ora è sbagliata

è indietro, come me.

Ma l’orologio non lo sa

e continua spavaldo

a mostrare quanto è sbagliato.

E continuo a non dormire

continuo con i forse

continuo ad avere paura.

Troverò pace stanotte?

Avrò la forza di accettare di poter sbagliare.

Tutto quello desidero è dall’altra parte della paura

tutto quello che voglio

è amarmi sempre e comunque

Sorrido

chiudo gli occhi e mi ripeto

amarmi sempre e comunque…

Buonanotte.


Capisco che non è una poesia, per me questo è un’argomento molto importante la donna con figli ed il mondo del lavoro, se è difficile per i giovani per le donne che cercano un proprio spazio nel mondo del lavoro è quasi un’impresa epocale , e per me è motivo di sofferenza, al momento sono solo riuscita a trovare lavori che gli altri non vogliono, in queste parole io ci leggo tutta la delusione che provo, e che vivo come mancanza. Valuti se va bene.


 

anche se il lieto fine a volte manca… nonostante tutto continuiamo a sorridere…