Poesie
TORNARE DA VOI (Epilessia)
Inerme,
intrappolata nel mio corpo,
ho paura,
non riesco a liberarmi,
mi sento sola,
sono disperata,
c’è silenzio e nel buio cerco gli sguardi dei miei cari.
Sento il vostro respiro appeso ad un filo,
la pressante attesa che tutto passi e torni il sereno.
I vostri sguardi, silenziosi, mi chiamano, mi urlano “Torna da noi!”.
Con tutte le mie forze,
mi aggrappo al vostro amore,
alla speranza che tutto presto finirà.
E poi la luce.
Nella gioia, tristenzza, per tanta sofferenza.
Grazie a voi, sono qui,
Non sarò mai sola,
Ogni volta sarete la mia luce,
La mia forza per lottare e tornare alla vita.
Tornare da voi.
UN’ALTRA POSSIBILITA’
A cosa mi servono
braccia per stringere a me le persone care;
mani per accarezzare
ed un cuore per amare,
Se l’epilessia
ha anestitizzato la mia mente
e reso inutile la capacità di amare.
Persa nel labirinto della mia testa
con pensieri folli
e tanto odio
perchè mi odiavo
ed odiavo i miei cari
che con amore mi stavano accanto
ed io ero infastidita dalla mia incapacità di essere lucida
infastidita dalla mia incapacità di saper amare
infastidita dall’unica capacità, trasmettere dolore.
Il mio rifugio era isolarmi in lunghi silenzi,
Penso a quanto ho pianto
Penso a quanto ho pregato
che il domani non fosse quel presente triste e sterile.
Persa era persa
in un mondo parallelo da cui non riuscivo a scappare.
Ma la malattia mi ha dato un’altra possibilità
è stato difficile perdonarmi
per tutto il dolore che ho inconsapevolmente fatto provare
Con fiducia ho affrontato i miglioramenti
un giorno dopo l’altro
ho trovato la forza
ed ho capito
che amarmi era l’unico modo per riuscire a chiedere scusa
a chi non si è mai arreso nemmeno per un attimo.
Ti Amo Michele.
PAURA
Non dormo stanotte.
Mi sento pronta ad affrontare la felicità di un piccolo sogno che si avvera
ma rimango indietro intimorita.
Mi domando
se tutto non svanirà
come una scia di profumo
Mi domando
se l’emozione che provo
si trasformerà nel sorriso che cerco
Ma io continuo a non dormire
Forse è paura
Forse è insicurezza
Forse questa emozione è così grande che temo
di non esserne all’altezza.
Ma io cerco questa felicità, ne ho bisogno.
Sono io
mi appartiene.
E le ore passano
questa notte è eterna.
La quiete di questa stanza
amplica il rumore della penna
che scorre sul foglio.
Il ticchettio dell’orologio
scandisce questo momento
l’ora è sbagliata
è indietro, come me.
Ma l’orologio non lo sa
e continua spavaldo
a mostrare quanto è sbagliato.
E continuo a non dormire
continuo con i forse
continuo ad avere paura.
Troverò pace stanotte?
Avrò la forza di accettare di poter sbagliare.
Tutto quello desidero è dall’altra parte della paura
tutto quello che voglio
è amarmi sempre e comunque
Sorrido
chiudo gli occhi e mi ripeto
amarmi sempre e comunque…
Buonanotte.
Capisco che non è una poesia, per me questo è un’argomento molto importante la donna con figli ed il mondo del lavoro, se è difficile per i giovani per le donne che cercano un proprio spazio nel mondo del lavoro è quasi un’impresa epocale , e per me è motivo di sofferenza, al momento sono solo riuscita a trovare lavori che gli altri non vogliono, in queste parole io ci leggo tutta la delusione che provo, e che vivo come mancanza. Valuti se va bene.
anche se il lieto fine a volte manca… nonostante tutto continuiamo a sorridere…