Ricordi di un amore perduto

Oh che scherzo immondo, che Carnevale
si svolge agli occhi miei; ancor quel Maggio
ritorno a visitare;
come avess’ïo l’ale
lentamente ricompio il mïo viaggio
nel paese brr-brividoso, inospitale.
Ecco me stesso giù, dov’io sorvolo
tener le membra strette e a tracolla
le mie speranze riscaldar l’attesa.
Ecco l’ora mïa come fu spesa
che le future fûr come una molla
ch’appresso al primo, proseguîro il volo.
Ecco, udite bene, che Pulcinella,
vestito sol del candido mio affetto
qual via intrapresi e che, pensai, m’imbella
agli occhi suoi, per ciò farammi eletto
tra i suoi corteggiator'; primo fra tutti
nel cuore suo sarò ïo il prediletto.
Oh vagiti d’amor, mai far costrutti!
Eccomi a rinnegar, darmi del matto:
perché partii, qual fantasia burlona
mi tolse il senno e mi negò il riscatto
e come fa colui che non ragiona
io la seguii chiocciando e ringraziai
la man divina che credetti buona:
quanto cibo col quale i’ m’ingozzai
ridusse il corpo mio per quello scopo
che quella mano conosceva già
dacché un boccone offrimmi e quello dopo
e poi altri mille e infin come egli dà
quel donator si mostra e svela l’opra
di quel bugiardo amor per la mia vita
sicché la notte a me tutto ricopra.


Al piccolo principe

Turgida pelle, fulgido scatto
che ingrossa le fibre; sarà quel ritratto?
Sarà l’elefante nascosto dall’ingorda mascella?
Sarà una visiera, un cappello? Oh principe, dicci: dov’è la tua stella?


Ossessione (parte I)

Batte rovinosa nel cervello
batte senza sosta idea mordace
batte sempre l’ombra a quel martello
e un acre suono che all’udito spiace.
Battito batte beffardo, oh sbruffone,
battendo il passo qual tetto tal testa
testando al dolo il trotto d’ossessione
a profondar l’imago sua molesta.
Mi vien davanti allor la soluzione
che propendendo pel povero castello
mi sprona a tralasciar quella visione
cäina sì, che spranga ogni cancello;
ma tal mi punse
ch’or quinci il viso mi si smunse e pace
non trovo più chi in cuore a dir s’appresta
e m’arrovello allor nella mia brace
che qual sia umore subito l’arresta.