Poesie
DAL RACCONTO DI UN BARBONE
Quand’ero ricco e potente
Ero avido e prepotente
A dirlo non mi vergogno
Far la carità? Ma, neanche per sogno
Rispondevo in modo sgarbato
Da gran maleducato
La mia famiglia era molto agiata
Io vestivo sempre giacca e cravatta
Tra lusso e divertimento
Ma, un bel momento
Quando i miei genitori no c’erano più
Andavo sempre verso giù
Causando ogni tanto un pandemonio
Mi sono mangiato un patrimonio.
Oggi ringrazio Dio
Perché oggi mangio anch’io
Questo lo dico perché
Il mio passato non lo sa nessuno
Sarei morto per eccesso di digiuno
Se tutti fossero stati come me
Oggi per letto un pezzo di cartone
La casa sotto un portico di un portone
In attesa che qualcuno mi caci
Con tutti i miei stracci
Son rimasto solo senza famiglia
Adesso è vuota anche la bottiglia
Niente, amici, soldi e senza potere
Con quel poco vino rimasto nel bicchiere
Questa è adesso la mia vita
Non vedo l’ora che sia finita
Ringrazio Iddio, il Signore
Perché c’è tanta gente di gran Cuore
Solidale e piena di bontà
Che ogni tanto mi fa la carità.
Tortona 26/08/2002
“La sicurezza nelle nostre città”
Oggi come oggi con la sicurezza
non si scherza. Vi descrivo la realtà di tutti i giorni a Tortona e dintorni.
Se tutto questo succede nelle piccole città chissà cosa succede nelle grandi città.
Per tutti i perbenisti
Falsi ed egoisti
Falsi religiosi e bigotti
Compresi i politici corrotti.
Ad avere i paraocchi
Di problemi ne vedete pochi
Perché non osservate a sufficienza
E tante volte negate l’evidenza
Parcheggiatori abusivi
Con toni minacciosi e offensivi
Mendicanti che vi insultano
Se non gli date soldi vi sputtano
I meno fortunati si beccano in testa la bottiglia
O con il bastone e il coltello
Ma, fosse solo quello
Perché la gente bisbiglia
Ride e commenta indifferente
Ma, se fosse un vostro parente
Ad essere derubato dalla borsetta
Lo rincorreste in fretta
E sarete voi stessi a gridare forte
Vogliamo la pena di morte.
No è un’invenzione mia
Succede tutti i giorni davanti alla caserma della polizia
Davanti alla caserma della polizia municipale
Gente che t’insulta e ti tratta male.
Ce chi dice non si può correre ai ripari
Perché si tratta di immigrati regolari.
Tutto questo disordine
Tutti i giorni davanti alle forze del’ordine.
La sera c’è d’aver paura
Anche di andar a buttare la spazzatura.
Tortona 01/02/2015
Questa reale descrizione quotidiana la dedico a tutti quelli che ogni giorno sulla strada insultano a chi davanti a loro rallentano non per pigrizia ma solo per evitare la multa e la decurtazione punti, state calmi e rientrate a casa con i punti e con la patente ..che magari vi verrà utile.
Forza e coraggio
Fate buon viaggio
“LA PATENTE”
Io non ignoro
Che hai preso patente
Per diletto e per lavoro
Fanne tesoro
Perché quelli che ti stanno davanti
Non sono ignoranti
Se rallentano
Non insultarli
devi solo ringraziarli
Non ti fanno un dispetto
Ma. Guidano in modo corretto
In modo intelligente
Che dietro, alla calma apparente
E davanti alla tua ansiosa fretta
Ti aspetta la macchinetta
Che in modo sorridente
Ti toglie i punti alla patente
Anche alle persone serie
Mangia i soldi delle ferie
Ma le opzioni sono tante
Ti mangia i soldi per il ristorante
Mentre tu ti meravigli
Ti mangiano i soldi per i tuoi figli
Ma. È inutile che io lo stia a scrivere
Sappi che le regole del quieto vivere
Anche se non ci credi
Un giorno ti lasceranno a piedi.
Tortona 18/08/16 ore 22.00
Questa la dedico a tutte le persone che hanno perso il lavoro. Chissà in quanti si riconoscono in questa mia semplice descrizione.
“Da Lavoratore a disoccupato”
Quando lavoravo
Qualcosa risparmiavo
E per sentir la fortuna vicina
Giocavo anche la schedina
Come quasi tutti fanno
In ferie una volta all’anno
Ci stavo dentro con le spese
Week-end al mare una volta al mese
In pizzeria una volta a settimana
Come si fa nella vita quotidiana
A settimana aperitivo due o tre volte
Anche se non sono molte
Tutti giorni al bar per il caffè
Per sapere l’ultima novità che c’è
Ma che c’è di male
Una sfogliata al giornale
Il quotidiano o il settimanale
Dopo pausa e ristoro
Si andava tutti a lavoro
Oggi le persone non sono più le stesse
Si vive solo di promesse
Oggi che sono disoccupato
Mi sento amareggiato
Sono a casa che pulisco, cucino, lavo e stiro
Aspettando che esca qualche lavoro in giro
Il resto del giorno seduto sul divano
Con il telecomando in mano
Aspettando invano che arrivino tempi migliori
Buona fortuna signore e signori.