Sentirsi

La sua camicia è una macchia bianca sul letto. Lei la ignora: infila nel cassetto la biancheria pulita, mette la borsa nuova sul ripiano più alto dell’armadio, apre la finestra e cambia aria alla stanza.

Va a sedersi davanti allo specchio, è bella oggi, sembra quasi che il trucco di ieri sera le sia rimasto addosso. Ora può girarsi, raggiunge il letto: prima sfiora il colletto e accarezza le maniche, poi se la preme sul naso, sulla bocca, sorride. Va all’armadio e cerca una stampella libera, si sforza di non guardare il telefono lì sul comodino.

Anna è rientrata dopo una settimana di lavoro molto impegnativo, Anna è pilota di linea, una delle prime ad aver conseguito l’abilitazione. Dopo una prima fase di diffidenza, ora è molto amata e rispettata soprattutto dai colleghi maschi. E’ oggetto di corti asfissianti da parte di un paio di loro ma lei non ha mai accettato le loro attenzioni mantenendo nel contempo un atteggiamento cordiale ma distaccato: dolcezza nel mantenere le distanze per non creare equivoci di sorta.

Si avvicina di nuovo allo specchio per guardarsi con attenzione, cerca nei piccoli particolari, in quelle che saranno le future rughe di espressione quei cambiamenti visibili che ancora lei non coglie ma che percepisce dentro di sé. Lo sguardo intenso le rivela la via d’ingresso per raggiungere il profondo del suo essere dove un turbine di emozioni sta veramente premendo con forza.

Anna è rientrata in città con un volo diretto da Kabul. Il suo turno di lavoro è terminato a Teheran e contrariamente al solito non è rientrata con il resto dell’equipaggio, con la scusa di fermarsi per incontrare una compagna di corso ha salutato i colleghi e si è diretta all’imbarco per l’Afghanistan.

Anna si guarda allo specchio, si osserva attentamente, con gesti misurati scioglie il nodo della cintura e lascia cadere la vestaglia per concedersi, nuda, alla sua immagine riflessa. Il suo corpo è snello, tonico. Il seno non è ancora esploso come dovrà naturalmente, il bacino stretto è pronto a accogliere piacevoli novità. Il ventre piatto è in attesa di un evento meraviglioso.

All’improvviso lo squillo del telefono sul comodino la riporta alla realtà: nervosamente alza il ricevitore e quello cha ascolta dopo il suo “pronto” fa sì che si sciolga in una emozione crescente che la fa singhiozzare appena riposta la cornetta.

Anna ha ricevuto l’esito definitivo: è incinta.

Il suo Husley le ha fatto il regalo più bello. Di nuovo raggiunge il letto, abbraccia la camicia bianca di lui, la camicia dell’alta uniforme dei Marines. Husley continuerà a vivere. Husley era rimasto ferito in modo grave nel corso di un attacco subito in Afghanistan e forte di un presentimento terribile era riuscito a donare il suo seme prima di lasciare per sempre la sua Anna.

Ora lui non sente il pianto di Anna, lei invece sente già dentro di sé l’esuberante voglia di vivere che Husley le ha affidato per il futuro.