L’addio

 

si erano conosciute il primo giorno del primo superiore.

Inizialmente si odiavano a vicenda fin quando, un giorno, non capitarono a lavorare insieme per un progetto e a quel punto si videro costrette a parlarsi ma ciò fu un bene.
Un bene perché da quel giorno capirono che erano fatte per stare insieme e così, piano piano, iniziarono ad avvicinarsi sempre di più.
Ne passarano di tutti i colori…ogni volta che erano insieme era una figura di “merda” assicurata, si conoscevano e si capivano meglio di chiunque altro.
A guardarle, nessuno avrebbe mai pensato che quelle due fino a poco tempo prima si odiavano a vicenda.
Ad un tratto il loro rapporto ebbe una svolta, successe un fatto che lo avrebbe cambiato per sempre.
Un giorno arrivò a una delle due ragazze una lettera scritta dall’altra.
La lettera diceva così:
“Cara amica mia,
se stai leggendo ciò vuol dire che non dovrai più tenermi il posto accanto a te in classe perché non entrò più da quella porta.
Se ti è arrivata è perché mi sono uccisa, ho trovato il coraggio di porre fine a questa mia vita (se così si può definire).
Significa che sono salita sul muro di quel bar in cui te e Marco vi siete fidanzati e che quel momento in poi era diventato il nostro punto d’incontro, e mi sono lasciata cadere nel vuoto.
Mio grande amore, se leggi ciò significa che non potrai più telefonarmi, che non dovrai più ascoltare le mie lamentele e non dovrai più impazzire per tirarmi su di morale quando il resto del mondo mi volta le spalle.
Non sentirti in colpa anche perché, sono certa che senza di me sarai circondata da amiche migliori di quella che sono stata io, con cui potrai andare a ballare in discoteca e loro ti tratteranno come meriti di essere trattata.
Cerca di capirmi; così ho dato a mio padre l’opportunità di far carriera nel suo lavoro senza doversi preoccupare per i miei pessimi voti e mia madre potrà sorridere senza vergognarsi per una figlia orribile come me.
Ho raggiunto il limite.
Non ne posso più.
I miei polsi sono distrutti a causa dei miei tagli.
Cara amica, grazie per esserci stata sempre soprattutto quando non c’era nessuno ma ora devi decollare senza di me che non ero altro che quel peso che ti impediva di riuscirci.
Ora alleggerirò la vita a tutti.
Addio per sempre vita mia.”
In lacrime e ancora scioccata per quanto letto, la sua mente non era ancora riuscita a capire che la sua amica era morta e, pensando che fosse uno scherzo la chiamò ma nessuno rispose, ci riprovò ma nulla da fare.
Solo quando ne vide il corpo inerme capì che tutte quelle parole erano vere e da quel giorno la sua vita cambiò per sempre.
“Cara amica,
dopo sei mesi ti sto scrivendo questa lettera che non potrai mai leggere.
Vorrai scusarmi se le lettere sono irregolari ma è difficile scrivere con le lacrime che ti offuscano la vista.
Volevo dirti che mi manchi e che senza di te tutto è cambiato.
Volevo dirti che a scuola il tuo banco vuoto mi fa venire i brividi e ogni volta che lo guardo rivedo te che ti giri, mi guardi ed entrambe scoppiamo a ridere per quei motivi che nessuno avrebbe mai potuto capire, che il tuo posto sull’autobus è sempre occupato dal mio zaino con la speranza che io ti possa vedere entrare da quella portiera come facevi tutte le mattine e che quando tutto va male continuo a inviarti messaggi nonostante sappia che a quei messaggi non ci sarà mai una risposta.
Volevo dirti che ogni volta che mi capita di sentire la “nostra” canzone sono costretta a cambiare perché poi non riuscirei più a smettere di piangere.
Volevo dirti che ora non posso più guardare il mare perché mi ricorda l’azzurro dei tuoi occhi, che il mio telefono è ancora pieno delle nostre foto che non cancellerò mai e che nella mia camera ci sono ancora tutti i regali che mi hai fatto e la sera, prima di dormire, guardo le nostre foto che sono attaccate sul mio armadio e mi addormento con le lacrime agli occhi e il tuo ricordo nella mente.
Senza di te è diventato tutto più difficile perché eri e sarai sempre insostituibile.
Al tuo funerale, tuo padre, aveva le occhiaie così scure da sembrare due grandi lividi e da quando non ci sei passa tutte le notti insonne, guardando fuori dalla finestra sperando di vederti arrivare e nel mentre stringe forte a se la tua maglia preferita per cercare di sentirti più vicina.
Tua madre continua ad apparecchiare per te, continua a riordinare la tua camera e la notte abbraccia quel cuscino che ti aveva regalato quando avevi appena 5 anni e sa cui tu, te ne sei mai voluta separare.
Lo stringe, lo stringe fingendo che sia tu.
Mi dispiace, mi dispiace di non averti salvato, non me lo potrò mai perdonare.
Volevo dirti che, come i tuoi genitori, anche io penso sempre a te.
Volevo dirti che ogni giorno salgo su quel muretto da cui ti sei lanciata nel vuoto e, chiudendo gli occhi mi immagino che ci sia tu che ti stai per lasciare cadere ma poi ti fermo abbracciandoti e ti sossurro “ti voglio bene. Ho bisogno di te. Non lasciarmi” e a quel punto tu mi guardi con quei tuoi occhi grandi colmi di lacrime e scendi da quel muretto e poi ci perdiamo in un abbraccio.
Amore mio, il tuo suicidio non ha posto fine al tuo dolore; l’ha trasmesso a tutti gli altri.
Manchi vita mia.”


la crescita

Stringi la mia mano
piccola bambina,
camminiamo insieme
su questo lago
di eterna fantasia.
Stringimi il cuore
giovane ragazza,
affrontiamo insieme
il dolore che avanza.
Regalami un sorriso
donna mia,
prima che il buio
mi porti via.


Lei

Lei è il mare.
È il mare in tutte le sue sfaccettature.
Lei è così, può essere calma,
come quando non vi è nemmeno un’onda
e può diventare facilmente una temibile tempesta,
come il mare in burrasca.
Può ferirti con delle semplici parole
allo stesso modo in cui il mare
può ferire centinaia di persone.
Lei è semplice e unica,
unica come una splendida alba sull’acqua.
Lei è il mare che riesce a trasmetterti migliaia di emozioni,
che riesce a strapparti un sorriso con la sua bellezza.
Lei è come il mare
che nonostante tutto ti rimane accanto,
torna indietro solo per prendere lo slancio
e stringerti più forte a se.
Lei è così.
Con lei non puoi avere vie di mezzo,
o la ami con tutti i suoi difetti o la odi.
La puoi ferire ma lei non si arrenderá mai.
Lei è il mare.