TITANO

Gialle
Lucenti
esplosioni di comete
nel cielo livido prima dell’ aurora
_Fugace eclissi di luna rossa
oscurata dai viaggi di nubi di petrolio_
Una spiaggia fine
affollata all’alba
E all’improvviso
Soffia!
Davanti ai miei occhi -stupiti, eccitati-
Dinnanzi a me -soffia!-
Un alto spruzzo
Un salto impacciato
incastrato nell’arena
E un altro. Inutile_
Un canto di dolore
Forti schiaffi sulla risacca
Una megattera in pena
prigioniera della baia
Poi
sotto la mia luce angosciata
mentre piango, urlo, dispero
contro una pesante
forza crudele che ci schiaccia
che non ascolta
Abbasso gli occhi
-impotente-
tra lacrime asciutte
vomito la mia rabbia
Imprecando un dio
che mi spia
ma non risponde
E poi
in un attimo
Così dolcemente
Rassegnato
In un attimo
si adagia sulla sabbia sottile
-Esausto
Senza un gemito
Senza pretese
Senza rancore, verso una terra nemica
Il meraviglioso mostro salato
chiude gli occhi
-fragili e stanchi-
e lentamente
muore…


I’ M SORRY, MAMA

Mia madre
è venuta a me.
E’ venuta da me
Ha cercato di consolarmi
Di farmi comprendere
quanto potesse essere vicina
Ha cercato di spiegarsi
e farmi capire
come potesse capire
L’ ho sentita vicina
ma mi sono sentita
fredda
Ho tentato di trovare il mio spazio
tra di lei
Ma ho avuto paura
e mi sono sentita lontana
L’ ho percepita
venirmi incontro
e mi sono commossa
L’ ho sentita aprirsi
Raccontarsi
per accogliermi
e concedermi spazio
Ma mi sono bloccata
Ho avuto paura e
non ho potuto parlare
Pregavo per esprimermi
Sentivo il calore
umido
della comprensione
dietro le palpebre scure
Ma i nervi
gelidi
intirizzivano
Trattenendo
il tempo
in un angosciante silenzio…


FANGO

Tento
di risalire la china
E mi sento in trincea.
Guardo intorno
Non vedo luce
Non scorgo amici
Non sento calore
Apro gli occhi:
non c’è altro che fango
Da un pozzo di melma
alzo gli occhi
su un mondo di fango
Cerco un appiglio
-un aiuto
sulle pareti molli e sporche
Ma sono debole
e precipito
Torno alla mia prigione
Ad aspettare la notte
-la tenebra che conforta-
e nasconde gli orrori, le paure,
i miei fallimenti_
Chiudo gli occhi
ad attendere
-ultima speranza-
l’oblio del sonno
Attendo
e spero che questa volta
sia l’ultimo
Sia eterno
Che non più venga interrotto
-bruscamente spezzato-
Ucciso
da un altro
triste risveglio…