Calabria mia

Calabria mia con i tuoi celi color del fuoco
Alzo gli occhi, respiro forte, è quasi un gioco
Calabria mia dalle lenzuola di nuvole
Il vento s’innalza, abbracciarti è caritatevole
Calabria mia dall’odor del mosto
Calabria mia, le nottate d’agosto…
Calabria mia dai grandi Uliveti
Dagli immensi vigneti
Calabria mia dai mandorli in fiore
E poco più in là le piante di more
Calabria mia dai prati immensi
Calabria mia dagli sguardi intensi
Calabria mia dalle canzoni d’amore
Potessi guardarti ora…ma ti porto nel cuore
Calabria mia dal manto stellato
T’avvolge un cielo immacolato
Calabria mia dal mare cristallino
Dal luccichio adamantino
Calabria mia il rumore delle onde
Mi raggiunge anche qui…ma non mi confonde
Calabria mia dalla pioggia fitta
Amica mia che non ti reputi sconfitta
Calabria mia il caldo rovente
Assomigli tanto ad una donna avvenente
Calabria mia rifletti i miei sogni
Ma questa vita stà lasciando dei segni
Calabria mia conosci ogni mia lacrima
Calabria mia conosci bene ogni anima
Calabria mia dal sapore amaro
Terra mia ancora oggi sei il mio faro
Calabria mia ti osservo come un bambino
Con gli occhi grandi, come un primo respiro
Calabria mia piena di dolore
In tanti vorrebbero cambiarti colore
Calabria mia quanto sangue versato
Se esistesse un modo per cancellare il passato
Calabria mia dai treni in corsa
Per scappar via dalla vita trascorsa
Calabria mia dagli amori in sordina
E nelle vene la tua adrenalina
Calabria mia quante notti insonni
Quanti pensieri per allontanar inganni
Calabria mia conoscessi il mio amore
Ha i tuoi stessi colori, il tuo stesso odore…
Calabria mia con i miei occhi ti guardo
Sorella mia lo so bene che questo è un azzardo
Calabria mia aiutami a capire il mio errore
Calabria mia tu che hai vissuto così tanto terrore
Calabria mia non avere fretta
Terra mia aiutami a raggiungere la vetta.


10_3_27

Da quando non ci sei
Il tempo si è fermato
I giorni e le stagioni corrono veloci
tutto si è bloccato a marzo
dalla strada si nota ancora
un fazzoletto appeso
e lo scalone aspetta
che sorrisi e risate tornino a rallegrare
quelle calde giornate di primavera
la vite ha fatto i frutti
e le rose sono sbocciate
sbocciate anche d’inverno
quasi a dirmi che ci sei
Spero mi perdonerai
per le corse lungo il mare
per i giri in bicicletta
mentre mi chiedevi non andar via
per i pomodori che coprivano il terreno
quando la salsa andava a bollire
per i pomeriggi in cui non ti ho vista
per il dolore nei miei occhi
per non averti letto abbastanza
e non averti raccontato le “novità”
per non aver creduto
fin quando non sei andata via
perdonami
perdonami oggi
per quante volte ti chiamo
per quante volte ti sveglio
chiedendoti se ci sei
perché io ti sento
sento il tuo profumo, quello di fresie
sento chiamarmi con quel nomignolo
sento i tuoi passi veloci
e ti vedo
salire le scale
aggrappandoti alla ringhiera
sulle tue mani con piccole macchie
il tintinnio della fede che non hai mai tolto
ti aggrappi forte al passamano
come hai fatto con la vita
una vita che hai vissuto
che ti ha investita
il tuo viso con le rughe del tempo
di una dolcezza e forza infinita
i tuoi occhi stanchi che chissà quante ne avranno viste
i tuoi capelli bianchi
così ben raccolti
perché tutto doveva essere perfetto
perché la dignità ha questo sapore
la dignità del tuo sapere
lo so che ci sei
io ti chiamo
non rispondi…
eppure ci sei
Io che son simile a te
ora più che mai
saprei come abbracciarti.


Sognando aquiloni

Partenze e ritorni
Osservando tramonti
Nottate infinte
Dai campi stellati
Il tuo viso velato
Nella mente risuona
Ed il cuore sobbalza
Implorando l’aurora
Allontano il mio sguardo
Al di là delle rive
Abbasso gli occhi
Respiro nei sogni
Odore di menta
La tua mano comprende
E mi viene a cercare
Un leggero sfiorare
Ma ad un tratto scompare
Lasciando un sorriso
Mi giro e sospiro
Girotondi di idee
Mi allontano danzando
Sulle note del tuo nome
Mi allontano volando
Sognando aquiloni.