IDENTITA’ OSCURATA

“Il cuore oltre il mio cuore

fatica a batter oltre

coperto dalla coltre

di quel che più non so.

L’affetto degli amici

disegna nuovi auspici

le rosee tamerici

i fiori a coltivar.

La perniciosa rabbia

mi tien tutt’oggi in gabbia

da rorida onda a sabbia

che tutto va a seccar.

Perenne fluir di cose

da’ l’alito alle rose

nude membra curiose

che odorano di amor.

Dolce bocciol femmineo

m’appresto a degustare

ma il gaudio va a scemare:

volge la luce al di’ .

La identità oscurata

dagli indiscreti sguardi

fa sempre troppo tardi

per vita presenziar.

La fattiscente aurora

dispetto all’io che implora

e inimicizia è bora

il porto a devastar.

Tra ciarle e calunnie intriso

l’amor smentito e ucciso

disegna sul mio viso

male e meschinità.

Si scava un’altra ruga

dolore non la asciuga

programmo usar la fuga

pel tempo riscattar.”


A CHI

“A chi partecipasse in certi segni,

aperto lustro desse ad ogni pianto

e a chi mio sospirar in seno ai pegni

valesse come un primordiale canto.

A chi indulgenza cerca nella mente

nuotando nello sguardo di un sorriso

e il maledetto involucro indecente

normalità degli altri ha il ciel diviso.

A chi fedel seguace di un pensiero

volge li stanchi passi al suo cammino

regalo il mormorio dell’esser vero

gravoso viver, vizio a me vicino.”


AUTUNNO

“L’autunno strizza l’occhio

pioviggine al riflesso,

tentare è ancor concesso

fin quando salirò.

Costanza quotidiana

all’opra degli impegni

è d’uopo pei disegni

che sto a scarabocchiar.

Nel mentre la paura

di far brutta figura

già incurva la postura

del lento mio avanzar.

Non far talvolta è un’ arte

ma devi pur pensare

la rabbia controllare

per dentro a se’ guardar.

Gli umani eventi vanno

sul tempo che rischiara

ed è fortuna rara

nel mio mondo pugnar.”