A MIO MARITO
Se la tua cara voce fosse per sempre muta
Se le tue bianche mani fossero per sempre immobili
La mia fedeltà il mio dolore avrebbero un senso
La gente passando direbbe
Ecco la vedova rispettate il suo pianto
Ma la tua voce è calda e gentile
Con altra donna
Le tue bianche mani accarezzano ancora un corpo
Le lacrime che mi bruciano gli occhi
Non devono sciogliersi, altrimenti la gente
Direbbe non è dolore, è gelosia.
PAROLE
Parole dette a caso
leggere come nuvole
malinconiche come la pioggia d’autunno
parole sibilate alle spalle
come lame d’acciaio
parole come sassi
che fanno cerchi nell’acqua
parole di miele
come lento veleno
parole di fuoco
che danno coraggio
parole d’amore
che ridonano il sorriso
parole che non muoiono
parole mie, memorie di una vita
eredità lasciata nell’aria
PORTA ROMANA
Un tappeto polveroso
tante pulci in compagnia di un cane
un medico biondo che si succhia un alluce e vagisce
Una donna in abito lungo
che lava pigne di piatti
splendidi fiori multicolori
e il medico sorride alla donna
la donna scrolla l’acqua dalle mani
ed accarezza il cane che ascolta
attento le pulci che commentano la nuova politica estera.
SOGNO
Stanotte ho sognato grandi mura grigie
Umide, sbarre di ferro arrugginite
Sotto un cielo bigio
Mi sono risvegliata in una camera piena di sole,
con profumo di lillà
Ho preso la mia anima per mano
Ed ho ritrovato il mio giardino fiorito
AD ANDREA
Lui era grande e biondo
Con chiari occhi ridenti
Lei mora con gli occhi color del mare quand’ è cupo
Spensierati, allegri, furibondi
Stanchi ma sempre insieme
Fuori dal tempo
Madre e figlio, figlio e madre
E il figlio era saggio ed era il padre
Ancora insieme, ancora per mano
Ancora più leggeri
MALINCONIA
Sole calante e nuvole rosa
Amica malinconia ancora sulla strada mia
Guardo indietro
Ormai è tardi per amarti ancora
Quanti errori avrei evitato
Senza la mia malinconia ,
mi allontano dolcemente
senza guardarmi indietro
malinconia ancora e per sempre mia.