Poesie
CACCIATORE DI NUVOLE
Assetato d’infinito vaga
in cielo giorno e notte,
il cacciator di nuvole.
Nonostante questa sete
non imbriglia la sua rete
i manti eterei di vapore:
indenni restano, quelli, a
cangiar forma e luogo e colore.
Avesser bocca anch’essi
riderebbero di lui, che
vive un metro sotto il cielo:
sospesa dimora, culla d’un fiore,
con stelle che reggon funi
che reggon nido e cacciatore;
e senza porte né finestre
entrano nuvole, escono nuvole.
Nulla resta mai.
Solo profumo, ricordo,
siccità.
AMORE SURROGATO
E se t’amo è perché m’ami,
Ovvero: amo che tu m’ami.
E se t’amo per amarmi,
Io non t’amo.
Amo
Me stesso.
VENTO E PETALI
Fuggiam forti noi dal Nulla
Mentre sembra Tutto muoia,
Dormivam tranquilli in culla
Forti della nostra gioia;
Vento e petali di rosa
Sulla strada ormai leggera:
Non c’è inverno che si posa
E non regala primavera.
L’orco brinda questa sera,
Tra le viole ha una dimora,
Nella Luce non ispera:
Torna l’alba e muore ancora…
Ma ecco il piccolo ciliegio:
Ormai maturo, senza indugio
Esce dall’arcobaleno,
Nel mio cuore ha il suo rifugio.
A riva guarda il pescatore
E a lui pare sempre uguale:
L’imbrunire più non teme,
Non gli resta che aspettare.