Ciò che non sai

Cercarsi in pagine vecchie,

toccare la lacrima

rinchiudersi nel non dicibile.

Il buio nelle sfumature di un sempre da costruire.

Le mani ruvide,

la pesantezza di occhi colmi di nulla.

Vorace il suo ardore

nello specchio del circo dell’anima.


 

Sollievo

Lento,

Fuggevole,

Labile,

al sentire spento d’erba accesa,

sta il palpito inerme.

Cruento schiaccia l’orma nel lamento,

e vecchio annulla il passo

e ritrova a poco a poco il respiro.


 

Verso Domani

Povera è la mano che dimentica il velo.

Fredda l’acuta , flebile, golosa, illusa,

vela che trascina i cieli.

Abile il movimento d’un passato astuto

E perso e spento il calore di ieri.