Poesie
A mio padre
Mi ricordo quando ero bambino
Tutte le volte che mi venivi vicino
Rimanevi a giocare con me
E la cosa piaceva tanto anche a te
Tutte le mie certezze
Erano frutto delle tue carezze
Mi piaceva sentirti fischiare
Come pure qualche volta cantare
Adesso che non ci sei più
Io mi sento sempre più giù
Ho guardato nel tuo cassetto
E ho trovato piegato un vecchio foglietto
Era coperto da una luccicante polverina
Che meraviglia! era la mia prima letterina
La conservavi con amore ed affetto
Per il tuo figlio prediletto
Era una lettera con frasi d’amore
Che provenivano dal profondo del cuore
La lessi un Natale passato
E ricordo che tu lo avevi tanto apprezzato
Per regalo mi desti una banconota da mille
E dai miei occhi uscivano tante scintille
Adesso che sei andato via
Caro papà ho tanta nostalgia
L’indovina
Immaginavo fosse colore argentato
Quel medaglione di cui mi avevi parlato
Una antica foto di donna
Di sicuro era tua nonna
Quella tra le perle incastonata
Era la persona a cui eri più affezionata
Per l’indovina che leggeva le carte
Venne il momento di farsi da parte
Fu così che arrivò per te il momento
Di mantenere fede a quel giuramento
Da quel giorno cambiò la tua vita
Dopo che si era rimarginata la tua ferita
Il monile che dal collo pendeva
Era il segno di chi prevedeva
Adesso eri tu quella che la gente cercava
Per sapere quello che le aspettava
Le parole che pronunciavi in maniera sibillina
Erano tipiche di chi indovina
Eri amata da tanta gente
Perché tu eri una donna sapiente
Amore fugace
Ogni dettaglio è un ricordo
attimo per attimo indelebile;
nel mio cuore resta
l’ebbrezza del nostro amore;
si racchiude in una singola carezza
la meraviglia della vita;
la speranza racchiusa
in questo angolo;
nel silenzio di queste mura
sento il tuo dolce respiro;
chiudo gli occhi
e rivivo ancora.