COME VA?

Cosa c’è?
come va, come stai?
lascia stare!
Non fa niente
tutto ok!
Divertiti e sorridi
come sai fare tu
fallo godere.
Come?.. lo sai già!
Non ti fermare
fallo godere.
Raggiungi le stelle,
abbraccia la luna.
Le lacrime?
no! non importa,
fallo godere tu.
Il mondo adesso  è fermo,
tu lo sai!
Chiudi gli occhi
e non pensare,
sogna!
Abbandonati e vai.
il viaggio è lungo,
il tempo è breve.

Alfio


Albergo a ore

E quando,
mattina o ser che sia, nel dì di festa!
Nuda
fra quattro pareti, con tende e arazzi
di un albergo a ore
davanti a lui come sarà?
Potrai
tu cancellare il viso, il corpo,
l’odore e le parole di chi ti pensa
e follemente t’ama?
Girar
le stesse scene, le stesse parole!
quanti momenti uguali hai già vissuto?
Dimmi
il peso dei ricordi tu non senti
e non ti schiaccia?
Come liberi la mente?
no, non credo! avrai anche sofferto,
ma dell’amore, adesso hai scelto il sesso.
Nella nebbia attorno
una vision hai distorta dell’amor,
come panini a pranzo lo consumi.
Contenta si, sazia mai:
fra parole caffè e vacanze
poco più d’un mese
e ancor pregna di quell’odor
la prima di questa nuova fu.
L’amore sai
Come fior di campo nasce in un lampo,
e può anche morire se tagliato o calpestato.
La lealtà
quella invece no!
se c’è, sta nel cuore
e all’imbrunir non muore.


PICCOLO

Piccolo, piccolo
dal nido uscito.

Con lei maestra, vicino,
volando basso se ne andava
attonito, incantato e senza meta.

Corto fu il suo vagare,
arrivò così
senza avvisare
una tremenda raffica
di parole colorate;

Andarono dritte come
dardi al cuore.

Si piegò, si girò, e rigirò,
capì di star male;

Guardò per l’ultima volta
colei che fra le labbra
avea ancor da soffiar.

Lontano egli volò
libero , leggero e affranto
più che mai

Col cuore sanguinante.
Tanti ricordi e tante ferite.
Sperar si sa, ma
del ritorno manca la via.

Alfio