Triste Ode per Beatrice

Inquieta domenica,

un po’ tesa,

ma sarà che c’è logica

anche nell’attesa.

La tua fluente chioma

emana profumi diffusi

e non è mai doma

la macchina d’amore degli esclusi.

Marzo di Santa Maria,

ch’è tutto un dire,

già qui mi manca l’aria,

appari tu e mi fai morire!

T’ho guardato

con incanto

e da subito t’ho amato,

la rima s’espressa di schianto.

Vorrei stenderti,

spogliarti in un campo di fiori,

baciarti,

iniziare come iniziano gli amori.

In un bel campo,

non quello dove t’ho scovato,

anche se per esso è stato un lampo

indimenticato.

Ché per quanto pieno di fiori

è un campo senza altro vanto

se non gli antichi onori

in quel carnaio ch’è il Camposanto.

È insolito innamorarsi

tra i marmi del passato

dove è più facile perdersi

nei ricordi che c’hanno amato.

Ma ora che si spengono le luci

l’anima mia non ti dice

quanto mi bruci,

Beatrice.


Uomo … di mondo

T’ho baciato

alla francese,

faccio il turco

da na vita,

parlo bene

l’italiano

e son svizzero

anche in amore.

Con la calma

di un inglese,

senza

promesse greche,

ti ho voluto.

Il pranzo alla russa

ti ho preparato,

m’hai detto

“fa un po’ l’americano”

ma la sfacciataggine,

mi spiace,

non rientra nel mio glossario.

Ti voglio,

ti amo,

ti propongo l’altare

senza pretese,

t’ho comprato persino

il letto giapponese,

non si può certo dire

c’abbia fatto con te

lo scozzese,

per la serenata

ti faccio il messicano,

non farò certo

l’indiano,

tranne

se mi parli di tua madre.

E adesso dimmi di sì,

tra le tante cose

non mi pentirò

col tuo cuore

di aver fatto il portoghese.


Proclama per un’ipotetica fidanzata

Parlami

tacendo

ad occhi chiusi

con la lingua a darmi fuoco.

Guardami

a testa bassa

col mezzo respiro

affannata dall’emozione.

Abbracciami

con le lacrime agli occhi

con le braccia nude

e i capelli scompigliati.

Dì di me alle tue amiche

il male peggiore

perché non ci divida l’invidia

e chi secca soltanto ci lasci in pace.

Nascondi a tua madre

che ti violento

con sguardi fulminanti

e dolcezza misurata.

Nascondi al mondo

la violenza della nostra passione

che ci fa vedere il Mondo

con le ali sotto i piedi.

Serra nel tuo cuore

quando ti sfioro il seno

e ti bacio il grembo,

il collo e le mani.

Non sorridere in Chiesa

se arriverà quel giorno

perché la nostra felicità

sia il segreto della nostra vita.

Non faticare in casa

perché nell’intimo

sarai la mia regina

nascosta per farti godere di più.

Lavora senza affanno

ti aspetterò sempre a casa

e mostrati spigliata

perché non si sospetti di noi.

E adesso spogliati

perché ti possa possedere

ma non mostrarmi vanità

lasciando cadere il reggiseno.

Spogliati del tuo corpo

piuttosto

perché possedere l’anima

è possederti tutta.

Ma non te la rubo,

non la vendi a Satana:

voglio solo sfiorare i tuoi intimi segreti

per realizzare i tuoi sogni,

renderti ancor più felice

da amante che tace e tanto dice.

Spogliati dunque

del Mondo fuori di noi,

ti difenderò piccola farfalla

perché possa sempre

volare felice

tra le mie braccia

pronte a guarirti la monotonia.

Spogliati

e lascia

che dei vestiti

se ne occupino

i dongiovanni.

Mostrati

come per gli altri

non faresti mai,

vestiti per me sentendoti libera.

Perché possa averti

in tutta la tua spontaneità

senza temere

di essere giudicata.

Vestiti

quindi

e metti a nudo l’anima,

sarà la prima volta

più intensa che mai.

E quando esci

appendi l’anima nell’armadio

affinché non si consumi

e conservi i segni delle mie carezze.

Amore mio,

non lasciare nulla

a un destino che non sia il nostro,

amami in segreto ma ad ogni costo.

E vivremo

come nell’Eden

mostrami il tuo viso

e sarà in terra il Paradiso.

E ora amore

lasciati andare

non c’è nulla di più romantico

di coccolarsi sognando.

E ancora,

ancora

e ancora,

amor raffinato, durata assicurata.

E se non ti fidi,

se pensi sia

un metodo sbagliato

guarda l’amor carnale

come nei secoli è andato a rotoli!

Donami l’anima,

ti do la chiave del mio cuore

ma non svuotarlo,

rendimi semplice col tuo sorriso:

berrò dei tuoi sogni,

non delle tue grazie,

li realizzerò

per farci forza sempre.

E nessuno

saprà di noi,

nessuno tranne le nostre anime,

nate per sfiorarsi

senza

scottarsi

troppo

al sole

ma bagnandosi

della luna,

fascino e mistero,

anima nuda:

null’altro dunque,

niente di più banale

ed ignorato,

niente di più prezioso.

Parlami con la lingua,

guardami a testa bassa,

tienimi solo per te,

donami l’anima,

è solo questo il vero amore.