Anima fragile

 

Solo un urlo,
La mia solitudine.
Non è facile parlarmi,
Non è facile capirmi,
Resto sola,
Mentre il mondo si muove
E la tempesta porta via ogni sorriso.
Mi aggrappo ad uno scoglio
Che vuole solo che molli la presa.
Mi ritrovo qui, senza sogni e senza ali
Senza un cielo su cui volare,
Senza un giorno su cui sperare.
M’invento sorrisi
Dove dentro piango davvero
Scende come niente
Il timore del tempo
Spezza il cuore,
Oscura l’anima
Alimentando le mie paure
Fa di me una stella senza cielo
Una rondine senza ali
Con occhi spenti accolgo il presente
Ma dopo di lui, non vedo più niente.

 


 

Lei

 

Di lei non conobbi niente,
Eppure le misi in mano la mia vita,
La toccò con dolcezza, non come tanta gente!
Mi fece capire che per me non era ancora finita.

Non vedevo un futuro…
Non avevo le giuste basi per costruirmi il presente
Avevo solo le ferite di un passato silente
Sentivo dentro di me il battito di un cuore insicuro

Mi Entrò dentro,
La mia vita era fatta di cartongesso
Toccò il mio cuore senza chiedere permesso
Parlammo ad ogni incontro

Rispolverai cose di me che volutamente avevo rimosso
Col tempo si riaccese una luce
Con me stessa cercai di fare pace
Era tutto in salita ma qualcosa cambiò, passo dopo passo

La sua presenza diventò fondamentale
Il suo sguardo mi diede sicurezza
Mi conquistò, la sua gentilezza!
Diventò per me un essere speciale

Ci soffermammo sul passato
Ma io le nascosi i miei reali problemi
Feci spesso dei gesti estremi
A causa di un cuore addolorato

Mi fece tante domande
Ebbi timore a darle quelle risposte
Le tenevo strette a me per paure nascoste
Diventarono i miei problemi la mia vergogna più grande

Trovai il modo di aprimi, ma feci una gran fatica
Fu la prima persona con cui parlai
Raccontai dei miei timori e dei miei guai
Per la prima volta nella mia vita mi sentii capita

Curò con accortezza quella ferita
Fece di me una persona rinata
Sentii dentro di me che lei mi aveva cambiata
Lei, lei che Diede un senso al tempo salvando con cura la mia vita


La speranza

 

È una notte buia che trova la sua stella,
Quel raggio di luce che illumina l’anima
La risata di un bambino che gioca e si nasconde
L’amore delle onde che abbracciano i suoi scogli

Vidi per un attimo immagini sfocate
Musiche mai ascoltate
Suoni dolci e surreali
Era la mia anima che parlava

Mi misi in contatto con lei
Aveva tanto da dirmi, tanto dentro di me da farmi scoprire
Cose che forse non ho mai voluto capire

Misi la mia vita in mano ad un foglio
La penna andò da sola, scrisse, raccontò…
Parlò di com’ero e di come sarò
La speranza di un futuro migliore
Per una vita a cui non ho mai dato un colore

Un amore nasce, un altro muore
Ma nel mezzo anche se non sai dove c’è qualcuno d’amare
qualcuno pronto ad ascoltare

La speranza è negli occhi di un bambino che si vede già grande
Chi vuole fare il maestro il musicista o il dottore
O chi semplicemente vuole trovare un amore

La speranza è un seme piantato…
Diventerà un fiore un albero o un paesaggio incantato?