Di stelle e di poesia

ho riempito il mio cielo così

lo sguardo di chi

guardava e non lo capiva.

Di stelle in un cielo blu, così blu, così scuro

cielo corvino.

Di poesia masticata

nell’avidità delle bocche

nelle tue, filastrocche…

rintocchi perduti in un’eco lontano

lontano, la tua mano

ci ho trovato la vita

una storia infinita, finita

mi hai sfinita.


Cartapesta nei pensieri

pesta l’anima la carta nera…

Era bianca, tanti anni prima

il tempo che scolora ha colorato

ha dato

nere chiazze

che l’hanno sporcato

e poi tutto nero diventato,

il pezzo di carta s’è spezzato.


Un novembre di sole ostinato

gli alberi neri poggiano su un cielo aranciato

e lo tagliano.

Feroce l’umanità

che tutto risolve con la ragione,

la bellezza e la religione.

Divento di vento

difronte quest’immenso

e in un momento mi pento

risentimento

di non amarla ridendo

questa natura guardata

da una parca stanza dissestata…

allora rifletto

sulla tremenda e talentuosa solitudine

di un mondo imperfetto

trovo dentro novembre

donne forti

che il sole, lo cercano sole.