Antiumanità
Contrappongo all’infinito mondo dell’apparire
L’infimo mondo dei dimenticati
A quell’insaziabile desiderio di essere visti
La fame della sofferenza
Nella voluttà dell’odierna rete delle telecomunicazioni
La resistenza di sopravvivere alle guerre tra gli imperi invisibili
Alla superbia di saper tutto, all’arroganza dell’aver
L’umiltà e la dignità del voler essere eguali
Osservo le contraddizioni di questo mondo
che si respingono sempre più
creando un divario sociale irreversibile.
L’antiumanità non si annichila con l’umanità,
ma il principio entropico vale sempre.
Inconsumato bene
Maestre di frigidi sodalizi
ancora avare di emozioni altrui
non ancora sazie di errori e vizi
gelato dal vuoto del vostro cuore fui
Visi di ciprie marcan le rughe
ove cadon gravi lacrime a filo
scorron leste le ore lunghe
che copron di vesti il loro esilio
Maestre di sane educazioni
non ancora pronte le vostre rime
son già flacide le vostre reazioni
vezzose e ferme sulle vostre cime
Sali e profumi ammalianti
scendon ricurvi al vostro servir
non solo attenzioni innocenti
salgon in pulpito a ferir
Maestre inconsumate
e di inconsumate passioni
come acerbe esperienze
in così mature lezioni
cosumate il fine con l’inizio insieme
consumate ora l’inconsumato bene.
Droga da droga toglie
Clonate vite dietro vanità,
abnegate dai torpori del sesso,
perse nelle ansie dei flussi sanguigni,
aberrate delle dipendenze narcotiche
Addormentarsi in un bagno di felicità
per risvegliarsi in un oceano di solitudine.
La droga dà, la droga toglie.