Il faro

La nostra amicizia
Come un mare sconfinato
In cui è facile smarrirsi…
Lo è altrettanto ritrovarsi
Tu, affermato marinaio,
Io, inguaribile sognatore,
Verso quel magico faro
Che è pronto a ricordarci
Di brillare per noi
Mentre ci stringiamo la mano
E riconosciamo reciprocamente
Il nostro valore
E quel sincero e genuino affetto
Che dall’infanzia ci accompagna…
Ho sempre cercato d’inoltrarmi
Verso le rotte da te già navigate
A me ignote…
Per approdare laddove tu eri già giunto
E il tuo sigillo incontrastato
Era già stato posto…
Ho cercato di esplorare quei luoghi
Non per depredarli delle loro ricchezze
Ma perchè, spinto da eccessiva curiosità,
Volevo comprendere il mondo
A me così oscuro…
Forse è un bene che mi sono perso
Durante l’esplorazione…
E’ un bene che i posti da te toccati
Io li veda col cannocchiale…
E’ un bene…
Ho deviato rotta
E mi sono inoltrato
In un mondo tutto mio
Pieno di sogni, farfalle colorate,
Vivaci tramonti e notti stellate…
Forgiato dalla mia fantasia,
Come un Don Chisciotte moderno…
E seppure talvolta ti appaia come naufrago,
Più che un folle sognatore,
Seppure le nostre rotte saranno sempre diverse,
In cui scoprirai isole vergini
Mentre io mi fondo con la pioggia
E scivolo sull’arcobaleno
Sono sicuro che sentiremo
La voce illuminante
Di quel nostro faro
Che ci chiamerà
E ivi torneremo di nuovo
Ci incontreremo ancora una volta…
E ci abbracceremo come fratelli
Prima di ripartire
Verso altri fantastici viaggi.


Principessa senza castello

Ti notai da subito in foto,
sorriso ammaliante,
occhi scuri e profondi,
lisci capelli neri,
come una notte senza stelle…
Ma che dico?!
Sono forse impazzito?!
Senza stelle e Luna io non potrei vederti!
Descriverti è riduttivo,
un’offesa alla tua anima
Mia principessa senza castello!
Tu che vuoi solo la libertà…
Libertà di un amore incondizionato
Senza “se” e “ma”
Tu che chiedi di volare di notte
Ma senza il brillar delle stelle non puoi!
Ti perderesti nell’ignoto
E scuro vortice della vita…
Allora se vuoi volare per davvero
Guarda me!
Guardami negli occhi…
Osserva le mie mani sicure…
O cerchami in quell’oscurità…
Mi illuminerò per te!
Sarò le tue ali e volerai!
E tornerai a sorridere
E il tuo sorriso incoraggerà
Stelle e Luna a uscir fuori
Dal terrore che hanno del buio…
E splenderanno in cielo…
Dipingendo la notte di mille colori…
Solo perchè hai di nuovo sorriso alla vita!
Sai, mia principessa senza castello,
Se anche divenissi le tue ali
Ho paura di precipitare…
Se ti prendessi per mano
Temo che tu possa ritrarla…
Se ti sfiorassi i capelli con delicatezza
Per immergermi nei tuoi occhi
Temo che tu possa guardare altrove…
Ho paura di baciarti sulla fronte
Perchè pensi che io t’inganni
Come tutti gli altri principi…
Vorrei carezzarti il viso
Quel viso che nasconde in sè tristezza
E non vorrei che essa sia più forte
Della tenerezza della mia mano…
E vorrei infonderti calore
Con un lungo bacio…
Ma se tu rifiutassi?
Che mi accadrebbe?
Perderei le piume delle ali
Come foglie d’autunno
E scomparirei…
E tu con chi volerai?
Aspetterai con impazienza
L’ennesimo principe di bell’aspetto
Erede di un vasto e potente regno
Che pretende di sposarti
E rinchiuderti nel suo castello…
Ma tu non sei forse una principessa senza castello?
E lui, con il suo aspetto regale
E tante belle parole,
Tra cui “se” e “ma”
Vuole illuderti
E ti chiude in tale dorata prigione…
E dalla finestra della tua camera
Ti affaccerai
E cercherai con gli occhi al cielo
Qualcuno che ti faccia volare
Ancora e ancora
Luna e stelle ti osserveranno dispiaciute…
Ma non demordere, principessa!
Cerca bene tra le galassie!
Sono forse immense per te?
Allora cerca nel tuo cuore grande…
Lì mi troverai di certo…
E volerò di nuovo per te!
Come un Peter Pan moderno…
Le ali rinasceranno
E ti tenderò la mano
E stelle e Luna ti sussurreranno:
“Tendi la tua, principessa!”
L’afferrerai sorridendomi
E fuggiremo insieme
E anche se non ho un cavallo bianco
Che importa?!
Noi possiamo saltellare tra le luci notturne…
Potremmo sostare su Giove, se ti stancherai…
Potremmo bere da una cascata di comete, se soffri la sete…
Potremmo coprirci con un manto di galassie, se temi il freddo…
O dormire su Venere, se Morfeo ti brama…
E quando lo vorrai
Tornare sulla Terra
Lì ti accompagnerò
E poi andrò via…
Devo tornare tra le costellazioni
Perchè è quello il mio posto
Io che ti avrei amato senza “se” e “ma”
E che ti ho donato la libertà…
Chissà se mi prenderai la mano
E gentilmente mi pregherai:
“Resta con me!”
In un infinito abbraccio
Ci fonderemo con l’Universo…


Come Afrodite

Apparisti dal nulla
Mi girai e ti vidi
Candida e bella
Lunghi capelli biondi al vento
Giocasti con me da subito
Io che comune mortale non sono…
L’incontro di due anime
Non comprese dal mondo…
Tuttavia Afrodite,
Nonostante la bellezza,
Era strabica e non perfetta
Così anche tu,
Mia angelica creatura,
Sei imperfetta come lei?
Ti vidi tremante nel buio
Tremai anche io per te…
Nulla feci per darti forza…
Anche tu manchi di perfezione?
Afrodite fu data in moglie ad Efesto
L’orribile, clauticante, fabbro divino
Il mio cuore si colmò di tristezza
Nel vedere che stessa sorte ti toccò…
Tu, così diversa dalle altre donne,
Ti sei ritrovata vicino
Tal rozzo e prepotente uomo!
A me, il tuo angelo custode,
Non resta altro che fuggirti lontano
Scappare via
Senza voltarmi più verso di te
Per non essere più preda
Di un’ingiustizia simile
Di un’incomprensione sì grande…
Insieme avremmo potuto
Creare la perfezione
Tanto ambita dall’umanità…
E, invece, resto solo e imperfetto
In cerca di un’altra anima
Da poter amare.