L’ignoranza

L’ignoranza ti chiude in una stanza,
la vista ti restringe,
i tuoi limiti dipinge.

L’ignoranza non ti dà speranza,
le tue paure agguanta,
e addosso te le ammanta.
L’ignoranza di noi fa mattanza,
benevola si finge,
nel buio ti respinge…

L’ignoranza come una strega danza,
con l’inganno ti prende,
e svuota la tua mente.


Un viaggio

Ondeggiare,
perder tempo,
trastullarsi.
Guardare oltre
le tende alla finestra,
quel cielo plumbeo
che ti dà alla testa.
Ma devi andare.
E’ ora di partire.
Quei fiori secchi
li dovrai portare.
Quelle conchiglie…
Pesano come sassi,
non le puoi lasciare,
le devi regalare.
Quello che puoi lasciare
è la tua ombra.
Appesa in un armadio,
avvolta in un sudario.


Atmosfere

Se guardo le mie mani,
scopro che il tempo è passato…
più che se guardassi il mio viso,
o udissi ora, roca la mia voce.
Le vene rilevate e livide,
i tendini tirati che sbiancano
sotto la pelle sabbiata…
Leggermente nodose le ossa,
fatalmente opache le unghie.
Anche gli anelli sembrano
d’oro slavato,
e, lenti, girano a vuoto
sulle mie dita…
Un treno ha fischiato
ed è arrivato alla stazione.
Ha distratto i miei pensieri,
senza provocare un’emozione.
E’ ripartito per il suo viaggio,
lasciandomi cosi, senza coraggio…
Il coraggio di accettare
le mie mani…
Sapendo che, comunque,
avrò un domani.