A Te, inesausto Viaggiatore

All’amore

Fiore selvatico,

bianco, lilla

fra erbe del campo,

incolte.

 

Bellezza primordiale,

auspicio d’amore!

 

Solo chi ha occhi

di passione ardenti,

nota te,

croco di

follia…

 

Ispirazione di magica

elegia.


Dai tempi dei tempi

Distese di grano,

verdeggianti,

brillano, ondeggiano,

sotto il sole splendente,

di maggio.

 

Vastità cosparse

di occhieggianti papaveri,

rosso vivo,

di fuoco.

Che festa per gli occhi, un tripudio del cuore!

 

E a breve,

quei mille e mille sottili steli

inchineranno il loro capo,

sotto il peso del biondo frutto,

benedetto.

 

Si indoreranno le messi

e l’uomo avrà il suo pane.

 

Sacra natura,

dolce madre universale!


Fiaba

Galoppa sul bianco suo destriero,

il cavaliere,

d’azzurro vestito.

 

Azzurro come arcangelo,

lucente come spada.

Scampo non ha dato al drago.

 

Del più malvagio fra quanti esistano

nulla è più rimasto, nemmeno l’ombra.

 

E corre il cavaliere,

corre col suo destriero,

lungo lande di fiaba

e magia.

 

Galoppa lui,

principe di sogni.

 

Per giungere da me,

d’amor

messaggero.