Poesie
FIBROMIALGIA
Ti rubano la vita questi dolori
di giorno, di notte
sono come tempesta nel mare
onde gigantesche ti sommergono
in un gorgo che non finisce mai.
Provi a reagire, a non sentire
quel dolore profondo che ti consuma dentro.
Provi a resistere distraendo la mente
Ascolti la musica cheti trasporta
Dentro i tuoi sogni
ATTIMI
Attimi di vita che il vento
porta via in un lampo
e nemmeno ti accorgi di averli vissuti
Questa vita frenetica ti ruba anche la libertà
della tua voglia di solitudine,
dei tuoi silenzi della tua tristezza
della libertà di ridere o piangere
senza un motivo solo perché hai bisogno
del tuo spazio vitale.
Respirando forte urli al mondo
IO CI SONO.
Gli ottusi cercano di reprimere
questa tua libertà di essere
ignorando ciò che veramente io sono
e fino a che avrò fiato urlerò
la mia libertà di esistere, di pensare ed agire
RICORDI
La musica, le note
Portano a tempi lontani,
ricordi dolci a volte un po’ amari.
Esperienze ormai dimenticate
riaffiorano alla mente
come se fossero state vissute
solo il giorno prima.
Ricordi volti e voci
che appartengono al passato
ma sono sempre vive nella tua mente
e che affiorando di tanto in tanto
riportano alla mente la tua gioventù
Una rosa camminava per la sua via quando incontrò un giglio di colore rosa, i loro sguardi si incontrarono, ci fu subito intesa. Il tempo dette loro modo di conoscersi. Soffiò il vento di primavera, si asciugarono al sole estivo, arrivò l’autunno e le tempeste le piegarono un po’ masi diedero la mano e superarono anche quelle, poi l’inverno con il suo freddo le avvicinò per scaldarsi. Così arriveranno nuove stagioni, altri venti e altri soli, altre tempeste e ancora il freddo, ma mano nella mano cammineranno ancora perdendosi insieme nelle stagioni della vita. Una rosa camminava per la sua via quando incontrò un giglio di colore rosa, i loro sguardi si incontrarono, ci fu subito intesa. Il tempo dette loro modo di conoscersi. Soffiò il vento di primavera, si asciugarono al sole estivo, arrivò l’autunno e le tempeste le piegarono un po’ masi diedero la mano e superarono anche quelle, poi l’inverno con il suo freddo le avvicinò per scaldarsi. Così arriveranno nuove stagioni, altri venti e altri soli, altre tempeste e ancora il freddo, ma mano nella mano cammineranno ancora perdendosi insieme nelle stagioni della vita.
Nelle vie del mondo ho perso la mia anima.
Nelle vie del mondo ho cercato la felicità.
Nelle vie del mondo ho trovato passioni
E molte delusioni.
Vado ancora per le vie del mondo.
Sensazioni pervadono ognuno di noi
Silenzi e solitudini
che non possiamo esprimere
perché ci fanno paura.
La quotidianità a volte
uccide il nostro animo
rendendolo triste.
LA SOLITUDINE
La solitudine a volte è una condizione mentale
Si può essere soli in mezzo ad una folla immensa
O non soli anche se intorno a te non ce’ nessuno
A volte si è tristi anche se hai un amico al tuo fianco
O felici essendo in una stanza vuota
Ma la nostra natura non è creata per la solitudine
Ricorda che di solitudine si può morire
Oppure ammalarsi
Se qualcuno ci lascia per qualsiasi motivo
Che possa essere la morte oppure un addio
Muore una piccola parte di noi e noi soffriamo
Il tempo aiuterà poi a lenire la ferita
Ma la cicatrice sarà per sempre
Resterà indelebile nel nostro cuore
E ogni tanto si farà sentire come una vecchia frattura
Che quando il tempo cambia ci fa male
Bisogna imparare a convivere con tutto ciò
Ma non sempre siamo forti e riusciamo
Ci attacchiamo sempre alle persone proprio per la paura della solitudine
Cerchiamo il dialogo e anche se traditi da qualche persona
Torniamo vivi solo quando un’altra persona
Mostra attenzione nei nostri confronti
Soli non siamo nulla.
NELL’IMMENSITA’
Nell’immensità del mondo
Forse sono nulla
Maio rivendico
La mia identità
Che può
Essere unica.
IL MIO REPRESSO
Ed il mio represso, chiuso in una scatola
A volte vorrebbe volar nel cielo limpido
Sospinto soltanto da quella piccola brezza
Che è la felicità di un piccolo momento di gioia
Un sorriso, un abbraccio
O il tuo cane che come ti vede esprime
Tutto ciò che è amore.
NOTE
Quando scrivo le parole
Sono come note musicali
Escono dal profondo del mio essere
E quella melodia
Anima il mio cuore,
portando con se
il dolore,
la gioia
e tutto ciò che il mio animo prova
sento come una musica
che mi solleva da tutti i problemi
spingendomi
ad affrontare di nuovo
quel mare in tempesta
che è la mia vita
sola contro il drago
delle mie paure e dei miei dolori
ogni giorno combatto contro questo male.
FERITE
Petali di rosa cullano i pensieri
Mentre le spine sono lame taglienti nel cuore
Si aprono ferite,
un fiume d’emozione
inonda il corpo
che come uragano
trasporta i ricordi
la follia del desiderio mai assaporato
lacera il ricordo di attimi fuggenti
portando lacrime
che alleviano
la mancanza del tuo amore
29/10/2012
IL MENDICANTE
Il mendicante triste percorreva una strada buia,piena di buche. Solo con i suoi pensieri e il bastone che lo sorreggeva, un passo dopo l’altro a stento cercava la sua via .Aveva perso tutto nella vita ed era solo, vagava in un mondo di miseria. Al mattino il sole splendido non riusciva più ad illuminare il suo sorriso e triste cercava un po di luce. Ma tutti gli passavano a fianco come se fosse invisibile, lambivano il suo corpo ma non lo sfioravano e indifferenti proseguivano. Cercava un rifugio lontano dalla tristezza dei suoi pensieri e dei suoi guai. Camminava per strade piene di luci che non riuscivano ad illuminare il suo cammino. In una notte di luna piena il mendicante incontrò un’altra anima errante. Era piccolo, peloso ed infreddolito, ma un piccolo gesto del mendicante lo incuriosì e quindi si avvicinò. Una piccola palla di pelo arruffato con un musetto dolce gli si avvicinò ancora un po’ e subito si allontanò impaurito. Il mendicante incerto nel suo cammino fischiò e il cucciolo sempre un po’ impaurito rimase a guardare quel vecchio col bastone che camminava lentamente. IL sole stava per rinascere e i due si guardavano immobili, non sapendo cosa fare. Venne la pioggia e i due cercarono rifugio sotto una tettoia. Quando la pioggia cessò un grande arcobaleno illuminò il cielo e i due dispersi si avvicinarono l’un l’altro e tra loro nacque un’intesa. Così camminarono
sempre insieme per le strade della vita.