Gli ultimi

Ti ho incontrato negli occhi spenti di chi vive la routine,
un passo lento e titubante, il Tuo
La Tua pelle!
Diversa dalla mia.
Imbarazzato,
cercavi di abbassare lo sguardo.
Un bisogno immenso di essere accolto
di sentirti amico.
L’indifferenza del mondo Ti ha emarginato, umiliato, beffeggiato.
Non sei nulla per nessuno!
Eppure i tuoi occhi grandi mi hanno folgorato.
Ti ho regalato il mio sorriso,
una parola amica,
il tuo necessario.
Mi sono sentita così piccola
Così inappropriata
Così troppo fortunata per ciò che sono
e per quello che possiedo.

E continuo ad incontrarti ogni volta che un fratello,
un figlio, un amico,
cerca il mio sguardo, la mia parola,
il mio sorriso, un mio piccolo ed umile gesto
ricevendo semplicemente in cambio
un Amore più alto, quello che pervade tutto il mio essere e
trasforma il mio cuore di pietra in un cuore di carne.

 

 

 

La panchina

E’ un posto  a dir poco magico.
Vi resto seduta e null’altro esiste intorno.
Solo io!
….E Mille emozioni,
dolci silenzi pieni di parole.
Una solitudine magica!
Rivolgo lo sguardo all’orizzonte.
La brezza mi accarezza il viso.
I pensieri mi sono compagni.
Un respiro profondo.
Gli occhi ora aperti, ora chiusi
nutriti da nostalgici tempi ormai andati.
Nonni, bambini,  innamorati vi hanno fatto sosta.
Ed essa è lì inanimata a custodire ciò di cui è stata testimone:
tenere parole,
incontri silenziosi di anime
carezze dolci,
sguardi eloquenti
confidenze!
Accoglie chi ama riposare i pensieri.
Ha orecchi per ascoltare
ma non ha bocca per raccontare
se non il cuore per emozionarsi.
Preziosa agli occhi di chi vi ha lasciato il cuore,
che puntuale torna per emozionarsi ancora.

 

 

 

Mio Padre

Silenzioso era mio padre!
Aveva quasi paura di parlare.
Silenzioso e riservato il suo vivere.
Il suo amore,  tenero come quello di una madre!
Custode dei miei ricordi di bambina!
delle mie pagelle,
dei miei accessori da teenagers
che ormai pensavo gettati via.
Ha custodito ogni pezzo di me!
Essenziale il suo quotidiano,
un essenziale fatto di persone non di cose.
Mi ha insegnato l’amore
quello fatto non di parole ma di gesti  semplici,
di piccole attenzioni giornaliere.
Ora che non c’è più, tutto mi parla di lui.
Le sue parole, come  eco nel mio cuore
i suoi sorrisi, piccoli spiragli di tenerezza
il suo cuore,  tanto grande da contenere tutti noi,
il nostro oggi, il nostro domani.
Umiltà e riservatezza le sue peculiarità,
rivedo in me  tanti suoi tratti,
che gelosamente custodisco
come un patrimonio  prezioso
incalcolabile,
che mai potrò cancellare
perché una parte di lui sarà sempre con me.