Sgretolio d’anima

Sgretolio d’anima che s’accorge
più leggera
le screziature ti rendono più viva
tu esisti, tu vivi, tu sei.
Canali di linfa
ripercorrono la tua passeggiata
e trovano un raccordo
e ti rischiarano, lì, il volto
e Dio.. O è il riflesso della Luna
o sei propio bella..
Preserva le tue sfumature,
che con zelo ti impastano
a donna leziosa
e consapevolmente ti sporcano
e di pece, e d’alabastro e d’anice.
Ma artigiana d’amore
infine, scoprirai esserti fatta.


Ginocchia sbucciate

Ginocchia sbucciate
retaggio di ricordi
con cui mi aggrappo a te.
Mi tremano le unghie
mentre spuma tutto il meglio
e non comprendo più:
sei tu troppo in equilibrio
od io troppo friabile?
Che ora troppo grande sei
per cadere insieme a me.
Non trovo giuntura, o varco, o spia
-ossa senza cartilagine-
con cui scendere da te
che affetti troppo orgoglio
per guardare indietro,
verso quelle ginocchia
che rimangono piantate là
tra i miei recessi che ora
non hanno giunta
tra lo ieri e l’oggi
e fanno cadere anche me
ma comunque sempre
troppo lontana,
almeno da te.


Io e Te

Tu
che piangi
Io
che cerco un riflesso d’un abbraccio
Tu
che sei troppo debole
ma egro porti avanti
battaglie che non vincerai
perché nessuno si salva da solo.
Fobia di essere te stesso?
Accartocci le tue paure
raggeli emozioni
perché, almeno per ora, non se ne parla di vivere.
Lo sento, la tua mano,
non c’è più.
Ho forse sbagliato sasso
per giocare a campana
assieme?
Tu
che rinneghi affetto a te stesso
Io
che apro pozzanghere nel cuore.
Dovevo farti attraversare la strada
mano su mano
ma scatta il verde
e tu decidi di correre senza aiuto.
Ora, stai giocando a nascondino,
ma ti sei forse dimenticato
che alla fine, ci si lascia trovare.
Da piccolo, Tu
amavi fare il ladro
da piccola, Io
-che ho sempre amato completarti-
facevo la guardia.
Da grande, Tu
sei migliorato nel nasconderti
da grande, Io
mi sono dimenticata come si gioca:
Non ti trovo più.